Meningite, allarme in Toscana: pronti i vaccini ma non bastano per tutti

In Toscana è in corso un’epidemia. Non è ancora da allarme, ma sono partiti i vaccini, che tuttavia sembrano non bastare per tutti. La domanda sembra essere maggiore rispetto all’offerta. Presto pronte vaccinazioni gratuite per circa un milione di persone

Meningite, è allarme in Toscana: pronti i vaccini ma non bastano per tutti

E’ stato definito come un «problema sanitario emergente» quello della meningite in Toscana, definizione usata dalla task force medica della regione. E anche se non si sta ancora utilizzando il termine “epidemia”, la regione fiorentina si trova davanti al problema dei molteplici casi di contagio da circa un anno e mezzo, e proprio in questo periodo ha superato la soglia d’attenzione, diventando un allarme. 50 casi registrati nel corso di quest’anno: 38 in tutto il 2015, ma 12 dall’inizio di gennaio. I casi più gravi, che hanno portato alla morte, sono stati 9 nel 2015 e 3 solo nel primo bimestre del 2016. L’ultimo caso registrato, non mortale, risale alla settimana scorsa ed ha colpito un’estetista di Montelupo Fiorentino, di 50 anni, che ogni mattina andava a lavoro in treno, stando quindi a contatto con impiegati, giovani studenti e anziani. Il virus in ogni caso, che si pensa possa essere arrivato in Toscana tramite una nave cargo nel porto di Livorno qualche anno fa, sta proseguendo solo in determinate aree della Toscana con un ceppo risalente al tipo C, il St11, cambiato solo in alcuni tratti: a sud si sono registrati casi limitati, mentre, a nord dell’Arno, il virus sta contagiando Firenze, Prato, Empoli e Pistoia. Proprio da Pistoia si è dato il via alla campagna di vaccinazione intensiva, decisa l’8 gennaio in un incontro tra l’assessore alla Sanità della Toscana Stefania Saccardi e il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: saranno presto pronte vaccinazioni gratuite per circa un milione di persone per le zone più colpite dalla malattia, e da oggi andrà in dibattito un provvedimento per estendere ai cittadini sopra ai 45 anni, la gratuità della vaccinazione diversamente da come già istituito negli scorsi mesi.

In arrivo i vaccini, ma sono insufficienti
Il virus, anche se in espansione, può essere combattuto e limitato attraverso le vaccinazioni che sono già cominciate, e stanno andando avanti, dagli inizi di maggio in tutte le grandi città fiorentine. Proprio la scorsa settimana, le Asl di Lucca e Capannori, hanno vaccinato circa 2mila persone e richiedono attualmente altri 8mila vaccini. Saranno inviati a Firenze altri 150mila dosi di vaccino, che verranno poi distribuite in tutti gli ospedali e in tutte le Asl della regione. E nonostante l’abbondante numero, le dosi sembrano non essere sufficienti: solo nella città di Firenze, la Asl ha calcolato di aver bisogno di oltre 94mila dosi da usare durante il mese di marzo. Per le ultime settimane di febbraio, inoltre, nelle aree tra Firenze, Prato e Pistoia, includendo le loro rispettive provincie tra piccoli e grandi paesini, le vaccinazioni necessarie previste sono quasi 49mila dosi, utili contro il ceppo A, W, Y e il C, quello che sta contagiando la regione. Ma altri farmaci e altri dosi immunizzanti stanno venendo recuperati come si può, dall’agenzia del farmaco Aifa, in accordo con la Regione e il Ministero.

Prossimi alla vaccinazione gratuita anche gli ultra 45enni
Nel frattempo il Cup e tutti coloro che sono inclusi nella sanità, compresi gli ambulatori, si stanno preparando per le numerose domande di vaccinazioni che ora includeranno anche le persone al di sopra dei 45 anni. Al momento, le Asl, i medici di famiglia, pediatri e specialisti che ricevono telefonate per richiedere il vaccino gratuito, vengono rifiutate: la prossima data disponibile per usufruire dell’immunizzazione sarà a fine marzo, se si ha urgenza del vaccino lo si può avere pagandolo. Ora, la regione toscana può solo promettere ulteriore impegno per affrontare il problema: più punti di riferimento in cui richiedere i vaccini, tempi di attesa minori e quindi ulteriori dosi di vaccini per tutti i cittadini.

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