Arabia Saudita, arrestata bambola gigante: “Ha offeso il comune senso del pudore”

Il pupazzo aveva le fattezze di una donna, con viso e braccia scoperte. Inaccettabile in Arabia Saudita: arrestato perché non conforme alle normative vigenti. Proteste sui social contro il governo

Arabia Saudita, arrestata bambola gigante: "Ha offeso il comune senso del pudore"

Sembra incredibile ma è quanto successo in Arabia Saudita, un Paese in cui le donne non hanno praticamente alcun diritto, ma tanti, troppi divieti. E per assurdo pare che a rischiare siano anche i pupazzi. E proprio un pupazzo, che faceva la mascotte davanti a un negozio di caramelle per attirare i clienti, è stato arrestato dalla polizia perché reo di aver offeso il comune senso del pudore. Aveva infatti le fattezze di una donna, ma il volto e le braccia scoperte. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che le autorità saudite siano intervenute su richiesta del “Comitato per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio” per fermare il “pupazzo criminale”, ritenuto non conforme alle normative vigenti. A loro avviso, nonostante sotto la mascotte ci fosse un uomo, l’abbigliamento era decisamente poco islamico, anzi proprio fuorilegge. È stato quindi accompagnato in caserma sotto gli occhi increduli dei passanti che hanno immortalato la scena, pubblicando degli scatti sui social network. Le proteste contro un sistema che arriva addirittura a prendersela con dei pupazzi sono state innumerevoli. Qualcuno ha anche realizzato e poi diffuso su Facebook e Twitter un fotomontaggio con un pupazzo vestito con un nijab nero, e sotto la scritta: «Ecco come lo vorrebbero le nostre leggi».

Vietati i pupazzi di neve
In realtà non è che ci sia tanto da stupirsi che la polizia saudita abbia arrestato un pupazzo con le fattezze di una donna. Solo lo scorso anno si è verificato infatti un episodio simile, anzi ancora più assurdo: il teologo Mohammad Saleh Al Minjed se la prese addirittura con un pupazzo di neve. «Fare un pupazzo che rappresenta un essere umano o un animale, che sia per divertimento o per gioco, non è accettabile per l’islam», disse, sottolineando che per il dettame islamico è vietato riprodurre corpi animati che rappresentano figure umane o animali.

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