Attentato a Nizza: l’ex portiere Sebastien Frey salvo dall’inferno per un ritardo

L’ex portiere francese residente a Nizza, doveva andare alla festa del 14 luglio sulla Promenade des Anglais: «Ho fatto tardi, è così che mi sono salvato, sono angosciato, credo che non andrò in centro per un bel po’»

Attentato a Nizza: l'ex portiere Sebastien Frey salvo dall'inferno per un ritardo

E’ letteralmente sconvolto l’ex portiere di Inter, Verona, Parma, Fiorentina e Genoa: «Io in Promenade des Anglais ci vado tutti i giorni per bermi un caffè». Da quando ha smesso l’attività agonistica risiede a Nizza, una delle perle della Costa Azzurra devastata dall’inferno dell’attentato terroristico del 14 luglio. Frey come ogni buon francese stava raggiungendo il lungomare per festeggiare la ricorrenza che celebra la presa della Bastiglia: «Fin da quando ero piccolo, con mio papà andavo a festeggiare il 14 luglio, per le famiglie è una festa bellissima. Giovedì sono tornato tardi da Pescara, ero stanco e così ho deciso di vedermi i fuochi d’artificio da casa. Tutto questo ha salvato la vita a me e alla mia famiglia». Continua ancora Frey sconvolto: «Il camion è andato a sbattere contro un garage di mia proprietà».

Reazioni di Sebastien Frey dopo aver appreso della notizia dell’attentato
Il portiere francese è sconvolto e racconta le reazioni dopo aver appreso della notizia dell’attentato che ha colpito la sua città: «Sono dei pazzi esaltati, il loro scopo è terrorizzare il mondo. Non ho altre spiegazioni. Non voglio sentire la giustificazione che ammazzano per religione: io ho molti amici musulmani praticanti, nessuna fede dice di ammazzare altre persone di altri credi. Sono dei vigliacchi, prendono di mira persone innocenti e senza colpe. Se hanno il coraggio devono farsi avanti… ma sicuramente non lo faranno mai, sembra evidente che il governo francese debba prendere provvedimenti, non ci devono essere più vittime».

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