Bergamo: Umberto Bossi condannato a 18 mesi per vilipendio a Napolitano

L’ex segretario della Lega Nord è stato condannato a diciotto mesi per il reato di vilipendio all’allora Capo dello Stato Giorgio Napolitano. I fatti contestati sono accaduti nel 2011 durante una manifestazione nella bergamasca

Bergamo: Umberto Bossi condannato a 18 mesi per vilipendio a Napolitano

Il tribunale di Bergamo ha condannato ieri l’ex senatur Umberto Bossi a diciotto mesi di reclusione per il reato di vilipendio al Presidente della Repubblica, nella persona dell’ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano; i fatti contestati si sono verificati nel 2011 ad Albino, nella bergamasca, durante la manifestazione “Berghem Frecc”. Presente all’evento, l’ex segretario della Lega Nord aveva inveito contro Napolitano e l’allora premier Mario Monti. Ad un certo punto, Bossi, continuando a criticare l’allora capo dello Stato, si mise a fare il gesto delle corna e a chiamare “terùn” Napolitano, fatto questo che suscitò l’indignazione di molti cittadini, i quali denunciarono l’accaduto a molte Procure. Il caso finì poi alla Procura di Bergamo per competenza territoriale. Bossi è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali, mentre la Corte ha respinto la richiesta del pm di considerare l’aggravante con fini di discriminazione etnica; la difesa aveva sollevato anche le eccezioni di costituzionalità, ma i giudici non le hanno prese in considerazione. Il legale di Bossi, Matteo Brigandì, aveva sostenuto «l’insindacabilità dei fatti» sostenendo che essi si svolsero «in un clima di forti tensioni politiche e di astio in un contesto di natura politica coerente con l’attività svolta» da Bossi.

Bossi condannato anche nel 2001
Non è la prima volta che il fondatore della Lega incappa in guai giudiziari: nel 2001 venne condannato a un anno e quattro mesi di reclusione dai giudici di Como per vilipendio alla bandiera per quella volta del 1997 in cui, durante la festa di partito della Lega Lombarda, rivolgendosi alla bandiera tricolore aveva esclamato: «Il tricolore lo uso solamente per pulirmi il culo!» e fu denunciato dai carabinieri di Cantù presenti nel servizio d’ordine. In seguito, nel 2007 Bossi fu condannato ad una sanzione di 3.000 euro, essendo stato modificato l’art. 292 del codice penale che regola il vilipendio agli emblemi dello Stato.

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