Bologna: tenta di violentarla in strada, fermato migrante 22enne richiedente asilo

E’ accaduto a Mezzolara di Budrio, in provincia di Bologna: un’operaia di 48 anni ha riconosciuto il giovane, senegalese 22enne, alloggiato in una villetta affittata da alcune cooperative e in attesa di ottenere l’asilo in Italia

Bologna: tenta di violentarla in strada, fermato migrante 22enne richiedente asilo

E’ stata aggredita mentre si recava al lavoro e per questo reato un senegalese di 22 anni, richiedente asilo, è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale. E’accaduto a Mezzolara di Budrio, in provincia di Bologna: l’uomo avrebbe tentato di violentare un’operaia 48enne ed è stato poi fermato in una villetta dove alloggiava, affittata da alcune cooperative e destinata ad accogliere migranti. Il fatto si è consumato martedì mattina alle sette, mentre la donna stava percorrendo una strada periferica per andare al lavoro: la vittima è stata aggredita improvvisamente alle spalle da un uomo che l’ha palpeggiata e poi ha cercato di abbassarle i pantaloni. L’aggressore non è però riuscito nell’intento, perchè la donna ha iniziato a dimenarsi e urlare, ed è fuggito appena ha visto avvicinarsi una vettura. La 48enne ha subito chiamato i carabinieri fornendo un’accurata descrizione dell’aggressore; i militari hanno subito diretto gli accertamenti sulla villetta, che ospita da una quindicina di giorni un gruppo di senegalesi arrivati con i barconi in Sicilia e poi trasferiti inizialmente al Cara di Bologna e poi nella villetta, affittata da alcune cooperative che prestano assistenza ai migranti, e dopo aver mostrato alla donna le foto dei migranti ospiti lei ha riconosciuto tra di loro il volto del suo aggressore.

Il senegalese è stato interrogato e poi condotto in carcere
Il migrante è stato interrogato nel primo pomeriggio dal pm Michele Martorelli e dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore per le fasce deboli. Il 22enne sarebbe caduto più volte in contraddizione, mentre la donna lo ha riconosciuto senza esitazione durante un confronto; così i magistrati hanno posto il senegalese in stato di fermo conducendolo in carcere. La procura chiederà al gip la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy