Canottaggio sotto shock, Giuseppe Abbagnale: “Mio figlio rischia la squalifica per doping”

Vincenzo Abbagnale, figlio di Giuseppe, ha saltato tre controlli antidoping e secondo il regolamento rischia fino a due anni di squalifica. Il giovane canottiere si è difeso così: «Il 1° febbraio, mentre raggiungevo il medico dell’antidoping, ho avuto un incidente»

Canottaggio sotto shock, Giuseppe Abbagnale: "Mio figlio rischia la squalifica per doping"

Un annuncio che desta scandalo e scalpore quello dato dal Presidente della Federcanottaggio italiana Giuseppe Abbagnale: il figlio, capovoga dell’otto in vista di Rio 2016, subirà una squalifica per doping compromettendo la sua presenza in Brasile. «Ha saltato tre controlli antidoping e la normativa è chiara. È un’ingenuità, ma da regolamento costa da uno a due anni di squalifica: per trasparenza vogliamo essere noi a dare l’annuncio», queste sono state le parole di Giuseppe Abbagnale. Il figlio Vincenzo è il più giovane della famiglia di canottieri, originari di Castellammare di Stabia. Sia il numero uno della federazione che il fratello Carmine erano stati soprannominati i Fratelloni, un duo vincente: due ori olimpici (1984-1988), argento a Barcellona nel 1992, sette ori mondiali fra il 1981 ed il 1993. Anche un altro fratello Abbagnale ha vinto molto, Agostino, nato nel 1966, per lui 3 ori olimpici: in 4 di coppia nel 1988 e nel 2000, poi in doppio anche nel 1996 per non dimenticare anche i due ori ed argenti ai campionati mondiali.

I dettagli della vicenda che riguarda Vincenzo Abbagnale
Secondo la nota ufficiale della federcanottaggio, Vincenzo lo scorso primo febbraio non si è potuto presentare in tempo per effettuare un controllo a sorpresa dell’antidoping. Già in precedenza aveva saltato altri due controlli: il primo per una dimenticanza nella segnalazione del whereabouts, il secondo per il nuovo metodo di gestione della famosa piattaforma Adams. Secondo il regolamento, per aver violato l’art. 2.4 (mancata reperibilità) l’atleta può subire una squalifica di almeno due anni con possibilità di riduzione a un periodo minimo di un anno in base al grado di colpa dell’atleta. Questa è la preoccupazione per tutta la federazione, perdere un’atleta dopo 8 anni di lunga preparazione per Rio 2016. Vincenzo Abbagnale ha inviato le sue pezze giustificative, sperando che vengano accolte, così che possa partecipare alle prossime olimpiadi.

Impostazioni privacy