Caserta, anziano spara a prostituta: aveva rifiutato di sposarlo

L’anziano cliente avrebbe chiesto più volte alla prostituta 25enne di cui si era invaghito di sposarlo, ma all’ennesimo rifiuto è stato colpito da un raptus omicida. La donna è stata trovata sul ciglio della strada con un proiettile conficcato nel cervello

Caserta, anziano spara a prostituta: aveva rifiutato di sposarlo

Una prostituta moldava di 25 anni è stata gravemente ferita con un colpo di pistola alla nuca da un suo cliente. È successo a Castel Volturno, nel Casertano, dove un 75enne, Pasquale Matarazzo, è stato fermato dalle autorità e accusato di omicidio volontario. Dalle ricostruzioni sembra che l’uomo, originario di Diamante (Cosenza), era diventato un assiduo cliente della giovane vittima che si prostituiva lungo la statale Domiziana. Si era invaghito di lei a tal punto da regalarle un anello e chiederle di sposarlo. All’ennesimo rifiuto della moldava però l’uomo ha reagito in malo modo, e colto da un raptus omicida ha estratto la pistola sparandole alla nuca. La donna è stata ritrovata questa mattina in fin di vita, sul ciglio della strada, e portata alla Clinica Pineta Grande di Castel Volturno, dove è tuttora ricoverata in gravissime condizioni dopo essere stata sottoposta ad un intervento chirurgico. Secondo quanto riportato dai medici, sembra che un proiettile sparato dal 75enne da distanza ravvicinata le sarebbe rimasto conficcato nel cervello. Matarazzo dopo aver tentato di uccidere la prostituta, sarebbe poi fuggito lasciandola agonizzante in strada. Decisive le testimonianze di alcune amiche della vittima, presenti sul luogo al momento dell’accaduto, che hanno indicato alla polizia il modello dell’auto in fuga: una Fiat Punto grigia. È stato fermato poco dopo a Sala Consilina da una pattuglia della Polizia Stradale di Cellole, mentre tentava di fuggire sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. L’anziano sarebbe partito più volte dalla Calabria, dove viveva, per provare a convincere la giovane moldava a sposarlo. Portato al carcere di Lagonegro, a Potenza, adesso dovrà rispondere dei reati di tentato omicidio, porto abusivo d’arma da fuoco e ricettazione.

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