Colonia: identificati 31 responsabili per le molestie e i furti di Capodanno

La polizia tedesca ha per il momento fermato e identificato 31 soggetti per gli abusi commessi a Capodanno; 18 di loro risulterebbero essere rifugiati richiedenti asilo politico. Merkel: «Verità subito oppure danno alla maggioranza dei profughi»

Colonia: identificati 31 responsabili per le molestie e i furti di Capodanno

La polizia tedesca ha identificato a Colonia 31 soggetti sospettati di aver compiuto alcune delle molestie a danno di centinaia di donne durante la notte di Capodanno; tra questi, almeno 18 risulterebbero profughi richiedenti asilo politico. Il ministero dell’Interno tedesco ha confermato quindi quello che fin dall’inizio era stato un atroce sospetto: molti aggressori sarebbero rifugiati. Nel corso di una conferenza stampa, la polizia ha rivelato le nazionalità dei soggetti identificati: 9 algerini, 8 marocchini, 4 siriani, 5 iraniani, un iracheno, un serbo, uno statunitense e due tedeschi. Non sono state rese note invece le provenienze dei richiedenti asilo, per i quali è stato specificato che non sono sospettati di molestie sessuali. I dati pubblicati sono quelli della polizia federale e non nazionale (in Germania sono le regioni stesse a garantire la sicurezza) e riguardano solo i fatti verificatisi a Colonia, in un raggio entro 30 metri dalla stazione centrale. Durante due notti fa, la polizia di Colonia ha arrestato anche altri due soggetti, un 16enne marocchino e un 23enne tunisino, anche loro sospettati delle violenze di Capodanno; nel cellulare di uno dei due sarebbero stati rinvenuti alcuni filmati contenenti scene di alcune molestie sessuali contro altrettante donne alla stazione. Addosso a uno dei due, inoltre, è stato ritrovato un biglietto con alcune frasi tradotte dall’arabo al tedesco, come “belle tette”, “ti ammazzo” e “voglio fare sesso con te”.

Le polemiche politiche e la caccia allo straniero
Le denunce sono salite a duecento e tutta la situazione potrebbe mettere a rischio la politica di Angela Merkel a favore delle porte aperte ai migranti; la cancelliera ha chiesto che venga fatta ampia luce sui fatti, altrimenti si avrebbe un danno per la maggioranza dei profughi che non hanno alcuna colpa e protezione, ed ha inoltre promesso una stretta sui criteri per le espulsioni «per mandare un segnale chiaro a tutti coloro che non intendono rispettare il nostro Stato di diritto». Tutti i rifugiati di Colonia adesso si sentono minacciati e odiati ed hanno subito preso le distanze dall’accaduto; molti temono una caccia allo straniero e, anche se per il momento non si sono verificati aggressioni e pestaggi, il clima nella città tedesca che ospita più di 10mila richiedenti asilo è molto teso. Intanto, un episodio simile a quello di Colonia è stato segnalato anche a Kalmar, in Svezia: nella notte di Capodanno, 15 donne sarebbero state molestate da un gruppo di uomini, anche loro presumibilmente rifugiati, che le hanno palpeggiate e terrorizzate.

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