Firenze, scappa a pochi giorni dal sì: costretto a risarcire l’ex fidanzata con 16.500 euro

La Cassazione ha stabilito che chi fugge dal matrimonio fuori tempo massimo, ovvero dopo le pubblicazioni, dovrà rimborsare tutte le spese sostenute dal partner in vista del sì. A nulla sono valse le proteste dell’uomo sulla quantificazione delle spese esibite dall’ex, a suo avviso ritenute troppo eccessive

Firenze, scappa a pochi giorni dal sì: costretto a risarcire l’ex fidanzata con 16.500 euro

Si erano amati per undici lunghi anni, ma a un passo dal matrimonio lui la lascia dicendole di avere un’amante. A Patrizia non mancava che una sola settimana per coronare il suo grande sogno d’amore e sposare il suo Lorenzo, e dopo la scoperta le è crollato il mondo addosso. Ma ha deciso di dare una lezione all’ex amato chiedendo giustizia alla Cassazione, e ottenendola finalmente oggi, dopo 16 anni dai fatti. I supremi giudici hanno dunque studiato la vicenda e deciso che Lorenzo, classe 1970, dovrà adesso risarcire la ex fidanzata, un anno più giovane di lui (all’epoca ne aveva 30), per l’organizzazione della cerimonia, compresi anelli e abito, banchetto, restauro della casa scelta come nido d’amore e altre spese per il progetto di vita insieme. La Cassazione, considerando scorretto e non giustificato il comportamento del promesso sposo, ha stabilito che chi fugge dal matrimonio fuori tempo massimo, vale a dire dopo le pubblicazioni, e senza un motivo valido, dovrà rimborsare tutte le spese sostenute dal partner in vista del fatidico sì.

L’ex fidanzato ha cercato invano di protestare contro questa decisione facendo leva sulla quantificazione delle spese, liquidate a suo avviso in misura eccessiva proprio perché comprendevano anche spese extra matrimoniali, e quindi non solo per la celebrazione delle nozze e dell’abito, ma anche per quelle relative alla futura vita coniugale.

Ma a nulla sono valsi i suoi tentativi di ridimensionare le colpe e adesso dovrà pagare 16.500 euro di risarcimento ai quali era stato condannato dalla Corte di Appello di Firenze il 9 maggio 2011, secondo la lista spese esibita dall’ex fidanzata. Inoltre è stato condannato a pagare altri 5.200 euro per le spese del giudizio di Cassazione.

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