Genova, tenta di rapire tre bambine con un complice al parco dell’Acquasola

E’ successo al parco dell’Acquasola, nel centro di Genova; una ragazzina sui 13-14 anni, assieme ad un complice che l’aspettava in auto, avrebbe cercato di rapire tre bambine che stavano giocando nella zona. I due sono stati messi in fuga da alcuni genitori

Genova, tenta di rapire tre bambine con un complice al parco dell'Acquasola

Momenti di paura si sono vissuti qualche giorno fa a Genova, al parco giochi dell’Acquasola: una ragazzina di appena 13-14 anni ha cercato di rapire tre bambine assieme ad un complice che l’attendeva in auto. Secondo quanto ricostruito dalla polizia partendo dalle denunce presentate dai genitori delle piccole, l’adolescente si sarebbe avvicinata alle tre bimbe, mentre erano prese dai loro giochi, attaccando discorso e le avrebbe convinte ad uscire dal recinto delle giostrine per poi cercare di farle salire in auto. A quel punto, però, la scena è stata notata da alcuni genitori di altri bambini, che si sono avvicinati all’auto; uno di loro si è avvicinato mentre la ragazzina teneva ancora per la mano una delle bambine e le ha chiesto cosa stesse facendo, ma l’adolescente gli ha risposto pronta: «Le bambine sono con me».

La fuga, ma sarebbe un equivoco
Allora l’uomo, capendo le intenzioni, si è messo a gridare: «Una delle bambine è mia figlia, loro sono con me, che cosa vuoi fare?». A quel punto, la ragazzina è risalita nell’auto, che è partita sgommando. I genitori hanno sporto denuncia e adesso alcune pattuglie delle Volanti perlustrano la zona del parco e delle vie adiacenti; l’Acquasola è uno dei parchi verdi di Genova ed è abitualmente frequentato dalle famiglie con bambini. Nella denuncia la ragazzina è stata descritta così “Carnagione chiara e capelli biondo cenere; indossava un giubbotto di jeans e una maglietta con una grande stella. Aveva orecchini di bigiotteria azzurri grossi, a forma di cerchio e con una pietra al centro, quasi sproporzionati per una ragazzina di quell’età”. Sono in corso indagini per cercare di capire il motivo di questo tentativo di sequestro, anche se alcune fonti dicono che potrebbe essere stato un equivoco, dato che in realtà forse non c’era alcun complice in auto e la ragazzina sarebbe già conosciuta in zona per i suoi problemi psichici.

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