Isis, in crisi anche il Califfato: dimezzato lo stipendio ai jihadisti

La drastica misura è stata presa nella città di Raqqa, in Siria, dove oltre al blocco della fornitura di pane calmierato, i militanti dello Stato islamico presto si vedranno dimezzare lo stipendio. Gli osservatori: «Due disposizioni che indicano considerevoli problemi di cassa»

Isis, in crisi anche il Califfato: dimezzato lo stipendio ai jihadisti

I militanti dello Stato islamico si ritroveranno presto con il salario dimezzato. E non ci sono eccezioni. Lo conferma lo stesso movimento in un comunicato rivolto a tutti i jihadisti in cui parla di «circostanze eccezionali» che hanno portato l’Isis a disporre di queste drastiche misure. Così nella città di Raqqa, capitale siriana dell’autoproclamato Califfato, non solo lo Stato islamico ha ridotto della metà tutti gli stipendi ai jihadisti, ma è stata anche bloccata la fornitura di pane «calmierato». Si tratta di due disposizioni che, secondo gli osservatori, indicano considerevoli problemi di cassa, e dal momento che la propaganda Isis si è sempre basata sulla promessa di una vita agiata per tutti i militanti, adesso il movimento si ritroverebbe nei guai e in serissime difficoltà. I motivi di tale decisione sono diversi e legati soprattutto ad danneggiamento della rete che alimenta il traffico di petrolio a causa dei raid aerei, al crollo del prezzo del greggio e all’avanzata dei guerriglieri curdi siriani YPG in concomitanza con i bombardamenti degli Stati Uniti. Inoltre i russi e la coalizione guidata dagli Usa da tempo cercano di contrastare con i loro attacchi l’apparato economico del Califfo.

Drastiche misure non solo a Raqqa
Al momento queste misure sono state prese solo a Raqqa, ma presto potrebbero essere adottate in altre regioni, qualora gli avversari dello Stato islamico decidessero di aumentare la loro pressione anche su altri fronti. Solo pochi giorni fa è stato diffuso un video dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti che mostrava la distruzione di una banca di Mosul piena di contante necessario per pagare gli stipendi dei jihadisti. Il potere economico è fondamentale per il Califfo che dispone ormai da anni di grosse somme di denaro per alimentare la guerra, per gestire servizi, assistenza sociale e amministrazione nelle aree conquistate. Inoltre la promessa di elargire soldi e altre comodità agli aspiranti combattenti ha portato innumerevoli consensi al movimento, consensi che a causa di queste attuali difficoltà potrebbero fortunatamente dimezzarsi.

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