Isis: in Italia a Tuscania spunta per il Carnevale il “carro jihadista”, è polemica

Travestiti da jihadisti, con tanto di mimetica e mitra, su un classico pick-up dell’Isis, a sfilare tra le vie di Tuscania in provincia di Viterbo. L’idea è sembrata a molti di cattivo gusto ma per il sindaco è solo una scaramanzia: «Bisogna scacciare i timori e ridere sopra su cose a volte troppo serie»

Isis: in Italia a Tuscania spunta per il Carnevale il "carro jihadista", è polemica

Una scelta di cattivo gusto quella del comune di Tuscania, un piccolo centro della Tuscia viterbese, di far agghindare un carro carnevalesco a mo’ di pick-up dell’Isis e farlo sfilare, pensando di non accumulare critiche o indignazione, tra le maschere più comuni, quali cowboy, clown, supereroi e principesse. A bordo del classico pick-up almeno una decina di persone travestite da jihadisti con tanto di mimetica, bandiere nere, mitra imbracciati e persino bambini al seguito. Sul manifesto del carnevale a Tuscania campeggiano i loghi del comune, della pro loco e di una banca. Il carro ovviamente non è passato inosservato e adesso tutti ne parlano, tutti sono indignati e criticano l’amministrazione di Tuscania, una cittadina con poco meno di 10mila anime. L’idea non è affatto piaciuta, ma il sindaco Fabio Bartolacci non si pente di aver permesso di creare tale carro, e anzi, sostiene che si tratti solo di «una forma scaramantica per scacciare i timori e ridere sopra su cose a volte troppo serie». I finti “jihadisti” fanno sbandierare infatti bandiere nere che riportano però il simbolo della pace, mentre le scritte non sono in arabo e recitano: “Isistronzi”. Inoltre attorno al collo invece di cartucciere da kalashnikov portano file di salsicce. In molti non hanno digerito la cosa, soprattutto perché il ricordo delle stragi è ancora fresco, e scherzarci sopra così non è affatto divertente. Neppure a Carnevale! Ma la lista del sindaco Bartolacci, “Obiettivo comune”, non cambia programma, e domenica prossima si replicherà la sfilata.

«Ridiamoci un po’ sopra»
Intanto Fabio Bartolacci, dopo le innumerevoli critiche, ha spiegato il perché di questa discutibile scelta: «Si tratta semplicemente di una forma scaramantica per scacciare timori e ridere un po’ sopra a tutte le cose sgradevoli che ogni giorno siamo costretti a vedere ed ascoltare». Ma nonostante la giustificazione del sindaco le polemiche non si placano e l’amministrazione è ormai sommersa dalle critiche.

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