Justin Bieber non canterà per i Repubblicani: rifiuta 5 milioni di dollari da Trump

Donald Trump in campagna elettorale le ha tentate proprio tutte per accaparrarsi voti; adesso, è saltato fuori che avrebbe cercato di coinvolgere anche Justin Bieber in un concerto per la convention repubblicana nell’Ohio, offrendogli 5 milioni di dollari. Ma il cantante ha rifiutato

Justin Bieber non canterà per i Repubblicani: rifiuta 5 milioni di dollari da Trump

Donald Trump, da esperto di marketing e di successo, ha tentato in tutti modi di dare una più ampia visibilità al fattore “spettacolo” nel corso della sua campagna elettorale per le presidenziali Usa; ha cercato di appropriarsi, senza autorizzazione, del “Nessun dorma” cantato da Luciano Pavarotti e di “We are the champions” dei Queen, ha provato anche a convincere Justin Bieber a cantare per lui nella convention repubblicana tenutasi a Cleveland, Ohio. Secondo la rivista “TMZ.com”, Trump avrebbe addirittura offerto la “modica” cifra di 5 milioni di euro al cantante idolo delle ragazzine per un’esibizione di 45 minuti che si sarebbe dovuta tenere alla convention presso la Quicken Loans Arena di Cleveland; Bieber però ha rifiutato, ma sembra che non abbia deciso autonomamente, in fondo 5 milioni sono una somma che farebbe gola a tanti.

Il manager dietro il rifiuto
Ci sarebbe anche stato un contratto stipulato proprio direttamente dal Partito Repubblicano; il cantante doveva essere pagato in anticipo, coprendo così anche le spese di produzione. Era stato stabilito che non si sarebbe trattato di un evento politico, anche se chiaramente era stato imposto che l’artista non avrebbe detto nulla di denigratorio verso Trump. Per Bieber, sicuramente, 5 milioni di dollari avrebbero fatto anche comodo, ma non al suo manager Scooter Braun; al di là del fatto se la sua motivazione abbia origini politiche, c’è da dire che Braun è un acceso sostenitore di Hillary Clinton. Addirittura, qualcuno sostiene che l’uomo abbia proprio litigato con il suo cliente affermando di voler lasciare l’incarico qualora Bieber avesse accettato. Quindi, è chiaro che l’artista non ha rifiutato di testa propria, qualunque ne sia stata la causa.

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