Lecce, bruciata viva dal compagno davanti ai figli dopo una lite: rumeno arrestato

I due coniugi stavano litigando per futili motivi nel loro appartamento a Tuglie, in provincia di Lecce, quando il romeno 24enne l’ha cosparsa d’alcool davanti ai figli di 1 e 3 anni dandole fuoco. La donna è ora ricoverata in prognosi riservata, l’uomo è stato arrestato

Lecce, bruciata viva dal compagno davanti ai figli dopo una lite: rumeno arrestato

Hanno iniziato a litigare e non era la prima volta che accadeva, ma stavolta è stato colto da un raptus di rabbia ed ha cosparso d’alcool la convivente dandole fuoco. Il tentato femminicidio è avvenuto a Tuglie, un paesino del leccese, durante la serata del 2 luglio. L’uomo in questione, Edec Ionut Alexandru, 24 anni e di origini romene, stava litigando per banali motivi con la sua compagna romena, sua coetanea, davanti ai due figli della coppia, di 1 e 3 anni. La furiosa lite è continuata fino a tarda notte quando l’uomo, accecato dalla rabbia, ha preso l’alcool e ha disseminato il liquido sulla donna dandole fuoco mentre i bambini assistevano indifesi e terrorizzati alla drammatica sequenza degli eventi. Ad avvisare i soccorsi è stato lo stesso 24enne, probabilmente spaventato dalle eventuali conseguenze che avrebbe potuto avere il suo adirato gesto. Quando il personale del 118 è giunto sul posto, hanno ritenuto opportuno trasportare la donna all’ospedale “Pertini” di Brindisi. In seguito sono giunti sul luogo del tragico evento anche i carabinieri della stazione di Sannicola dopo aver scoperto che l’uomo, oltre ad essere un pregiudicato con precedenti per furto e altri reati contro il patrimonio, ha aggredito più volte la donna in passato anche in presenza dei piccoli, esercitando su di lei turbe sia psicologiche che fisiche.

Ha tentato di “proteggere” il compagno
Tuttavia la donna, interrogata dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi avvisati dai colleghi di Lecce, all’inizio non voleva spiegare come si fosse svolta la vicenda, sminuendo la gravità del fatto e attribuendo le bruciature di secondo e terzo grado sul corpo ad un fortuito incidente casalingo, probabilmente preoccupata per le possibili conseguenze nel caso avesse confessato. Gli inquirenti non le hanno creduto ma, dopo esser stata rassicurata, la donna ha spiegato la criticità di una situazione e delle violenze subite, sfogandosi in un pianto liberatorio e ricostruendo assieme ai carabinieri l’accaduto. La compagna, per via delle ustioni lungo tutto il corpo, rimane ricoverata in prognosi riservata nell’ospedale brindisino mentre viene sottoposta alle prime cure ospedaliere. Alexandru, è stato arrestato poco dopo la confessione della donna: ora si trova presso la casa circondariale di Lecce e dovrà rispondere di lesioni gravi.

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