Legalizzazione marijuana, Direzione Nazionale Antimafia: “E’ arrivato il momento”

La Direzione Nazionale Antimafia, in un parere ufficiale indirizzato al Governo, ha espresso il proprio parere a favore della legalizzazione della marijuana e di tutte le proposte di legge che arriveranno in Parlamento per la questione. Secondo la DNA, la legalizzazione sarebbe un duro colpo per la criminalità organizzata

Legalizzazione marijuana, Direzione Nazionale Antimafia: "E' arrivato il momento"

In un parere ufficiale indirizzato al Governo, la Direzione Nazionale Antimafia si è detta favorevole alla legalizzazione della cannabis e a “tutte le proposte di legge che mirano a legalizzarne la coltivazione, la lavorazione e la vendita della marijuana e dei suoi derivati”. Il parere della DNA vuole essere una risposta ed una smentita ad una frase pronunciata dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la quale aveva dichiarato che la legalizzazione, in sè, è inutile perchè il mercato della criminalità resterebbe in piedi. Secondo la DNA, invece, sarebbe più esatto il contrario: in primo luogo, la liberalizzazione porterebbe ad una conseguente liberazione di molte risorse umane e finanziarie in diversi comparti della Pubblica Amministrazione impegnati ogni giorno nella lotta al narcotraffico.

Un duro colpo per criminalità e terrorismo
Soprattutto nel settore della Giustizia, prosegue la DNA, ci sarebbe uno svuotamento di risorse molto spesso sprecate in inutili procedimenti penali e sanzioni che poi restano sulla carta. Inoltre, la legalizzazione porterebbe ad una immane perdita economica per le mafie e tutto quel sottobosco criminale che detiene il monopolio del traffico. Non solo, ma sarebbe un duro colpo anche per il terrorismo, dato che prosciugherebbe una buona fetta delle risorse finanziarie ed economiche del terrorismo integralista che controlla la produzione afgana di cannabis.

In ultimo, la legalizzazione potrebbe portare, secondo la DNA, ad un rilancio della strategia di contrasto alla droga pesante (quella davvero pericolosa) e ai suoi aspetti di aggressione sulla salute pubblica, sull’economia e la libera concorrenza (come, ad esempio, con il riciclaggio). Le parole della DNA inducono quindi a pensare, soprattutto in vista dell’iter del disegno di legge che approderà nei prossimi giorni alla Camera.

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