Lucio Battisti: il cantautore sarebbe sempre più difficile da scaricare, le proteste

E’ un allarme lanciato dai due quotidiani “La Repubblica” e “Il Giornale”; le canzoni del grande cantautore italiano non sarebbero presenti sulle grandi piattaforme musicali come Spotify e neanche su quella per condividere e visionare video, Youtube. Al punto che è stato creato anche un hashtag, #salviamoLucioBattisti

Lucio Battisti: il cantautore sarebbe sempre più difficile da scaricare, le proteste

I diritti d’autore delle canzoni di Lucio Battisti, si sa, appartengono alla vedova del cantante, Grazia Letizia Veronese (in arte Velezia), e al suo unico figlio avuto dall’artista, Luca Filippo; ma, ovviamente, quando sei la consorte di un mito della canzone italiana devi pur tenere conto che quest’ultimo abbia un esercito di ammiratori. E i rapporti tra la vedova Battisti e il pubblico, come anche con il leggendario paroliere Mogol, non sono mai stati idilliaci. Sulla signora Veronese circolano da quarant’anni aneddoti e leggende metropolitane quasi mai veritieri, che la ritraggono come una specie di Yoko Ono in salsa brianzola che aveva isolato il marito dal mondo non permettendo ai fan di vederlo, neppure per l’estremo saluto in occasione della sua morte nel 1998. In questi ultimi anni, inoltre, Velezia ha sempre cercato di limitare il più possibile pubblicazioni e concerti per ricordare il marito, scelta assolutamente da rispettare anche se lascia un po’ d’amaro in bocca, come se la sua fosse una questione personale con il pubblico.

Gli articoli e l’hashtag
Addirittura, si sono fatti avanti due noti quotidiani come “La Repubblica” e “Il Giornale” quasi ad implorarla di far condividere il lascito artistico di Battisti soprattutto alle ultime generazioni, che altrimenti lo perderebbero. Secondo Gino Castaldo, che ha scritto una lettera aperta alla Veronese sul quotidiano di Scalfari, su Spotify, la grande piattaforma musicale, e su Youtube, il più grande sito di condivisione di video, è difficilissimo trovare qualche brano di Battisti, al punto che è stato lanciato persino l’hashtag #salviamoLucioBattisti. In realtà, non è del tutto esatto quello denunciato dai due giornali: almeno su Youtube, se si digita il nome di Lucio Battisti ecco delinearsi una lunga fila delle canzoni, note e meno note, del grande cantautore. Quindi l’appello è completamente fuori luogo: anche chi scrive è riuscito a scaricare senza particolari problemi i brani del cantante ed è proprio grazie ad Internet che anche i ragazzini di oggi canticchiano tranquillamente “I giardini di marzo”, soprattutto perchè sanno come e dove cercare con click. Quindi, per il momento non è il caso di preoccuparsi, la condivisione per ora è salva.

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