Luigi Di Maio (M5S) a OpenSpace: “Marino ha mentito su 8 euro, figuriamoci su Mafia Capitale”

Il deputato del Movimento 5 Stelle a OpenSpace, sulla questione delle dimissioni di Marino e sulle vicende che lo coinvolgono, ha dichiarato: «Se ha mentito su una spesa di otto euro, figuriamoci su 600 milioni di euro rubati dal bilancio del comune»

Luigi Di Maio (M5S) a OpenSpace: "Marino ha mentito su 8 euro, figuriamoci su Mafia Capitale"

Prima puntata del programma televisivo ‘OpenSpace’, condotto dall’inviata de ‘Le Iene’ Nadia Toffa. Il primo ospite è stato Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, che ha risposto alle domande poste dagli utenti sul sito della trasmissione. Prima di iniziare a leggere le domande la Toffa ha chiesto a Di Maio se si sentisse un leader come detto da Beppe Grillo, e un commento sulla vicenda delle dimissioni di Ignazio Marino. «Non mi sento un leader – ha precisato il pentastellato – io sono uno di quelli che partecipa alla vita politica del Paese grazie a questo movimento. Questa è un’esperienza che non c’era mai stata in Italia. Al Movimento 5 Stelle mi ci sono avvicinato perchè aveva una forza che è tutt’ora la sua forza, che sono le regole: gli esseri umani hanno tutti il loro animo umano che può essere anche debole, dipende dalle persone, una cosa però è certa, ovvero che se le forze politiche rispettassero le regole che si danno in questo Paese noi non ci ritroveremmo con un mucchio di scandali».

Marino disonesto?
«Nel termine tecnico lo deciderà la magistratura, certo è che quando noi gli abbiamo chiesto le fatture delle spese che aveva fatto all’estero e quello che aveva dichiarato è stato smentito, quindi quantomeno a quanto pare è stato un bugiardo. Il problema però non sono gli scontrini, il problema è che se ha mentito su una spesa di otto euro, figuriamoci quando gli hanno chiesto se sapeva che il comune di Roma era infiltrato dalla mafia e hanno divorato 600 milioni di euro dal bilancio del comune. Lui ha risposto che non ne sapeva nulla, ma come fa ad avere credibilità un sindaco che mente anche sugli otto euro?».

«Le nostre regole di garanzia»
«Perchè noi ci proponiamo come alternativa in questo sistema politico? Perchè ci siamo dati tre regole: la prima è che tutti i nostri eletti devono dimezzarsi lo stipendio, perchè se prendi troppi soldi i problemi delle persone non li conosci; la seconda è che devi fare massimo due mandati quindi vieni eletto due volte poi torni alla tua vita, al tuo lavoro, un’esperienza che per i politici, parlo del lavoro, è una cosa abbastanza lontana, soprattutto per la vecchia classe politica; terza ed ultima, devi essere incensurato. Queste regole sono la garanzia che al comune di Roma, o Milano, o alle prossime elezioni nazionali, possiamo cercare di creare una classe politica differente con delle regole certe che vengono rispettate».

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