Lutto nel mondo della musica: muore Glenn Frey, co-fondatore degli Eagles

Glenn Frey, muore per delle complicazioni all’artrite reumatoide e in seguito ad una polmonite. Il gruppo e i fans che lo seguono da una vita, lo ricordano per il suo grande impegno musicale tramite versi delle canzoni

Lutto nel mondo della musica: muore Glenn Frey, co-fondatore degli Eagles

Glenn Frey, chitarrista e co-fondatore dei leggendari Eagles, nonchè cantautore e attore statunitensese, ne va all’età di 67 anni nella sua abitazione di New York. A dare l’annuncio è il sito ufficiale della band americana, che ha trascritto in una nota di lutto: «E’ con il cuore pesante e colmo di dolore che annunciamo la morte del nostro compagno e fondatore degli Eagles, Glenn Frey, avvenuta a New York City il 18 gennaio 2016», frasi poi ripubblicate anche sulle pagine Twitter e Facebook della band, riempiendosi poi di retweett, commenti e di like da parte dei colleghi e sostenitori. Il testo continua: «Glenn ha combattuto una coraggiosa battaglia nelle ultime settimane in cui è stato valoroso. Ma la battaglia era difficile e purtroppo non ce l’ha fatta», spiega ancora la nota riferendosi alle complicazioni mediche che hanno portato il chitarrista alla morte. Il chitarrista infatti aveva problemi di artrite reumatoide e polmonite, che si portava dietro da circa un anno. Per complicazioni mediche, lo scorso dicembre Frey era stato operato all’intestino e non potendo parteciparvi, aveva dovuto annullare gli impegni ufficiali con il gruppo, lasciando il posto. Le sue condizioni si sono tuttavia aggravate, fino a quando per il chitarrista non c’è stato più niente da fare. La band ha voluto congedarsi dal compagno che conosceva da più di 50 anni con il testo di “It’s Your World Now”, pubblicato proprio sul sito del gruppo americano, canzone scritta inoltre da Glenn Frey e Jack Tempchin, il suo amico di sempre. Dan Henley, altro fondatore degli Eagles, ha spiegato il motivo per cui gli è stata dedicata proprio quella canzone: «Il senso del testo è quello di essere parte di qualcosa di buono, e lasciarsi qualcosa di buono alle spalle. Glenn l’ha fatto» sottolineando il dolore della perdita.

La duratura amicizia tra gli alti e bassi
Gli Eagles hanno visto parecchie trasformazioni nel corso degli anni: dal 1971, l’anno della loro fondazione, fino al 1994, l’anno della loro reunion. Originariamente il gruppo era formato da 4 componenti: Glenn Frey, Don Henley, Bernie Leadon e Randy Meisner, che per cambi stilistici di musica, per sostituzioni di musicisti e tensioni nel gruppo dovuti al successo, vide la band interrompere la loro carriera dal 1980 fino al 1994. Fu proprio Frey che tentò di riunire il gruppo nel 1993 per l’unico motivo per cui i 4 sono rimasti sempre amici: la musica. Così nel ’94 la band ha ricominciato dapprima con qualche apparizione in Tv, proseguendo con qualche breve live per testare il terreno e infine nel 2007 hanno pubblicato l’album “Long Road Out of Eden” per l’immensa felicità dei fans. Il 2012 è stato un anno altrettanto importante per il gruppo statunitense, per via del loro quarantesimo anniversario. In quell’occasione, oltre a qualche inedito, Glenn Frey ha spiegato in un intervista: «Il gruppo non è fatto da mercenari in grado di mettere insieme una campagna per capitalizzare sull’anniversario. Il nostro gruppo è basato sull’amore per la musica e sull’amicizia duratura, nonostante qualche diverbio in passato», ricordando inoltre che durante gli anni della separazione i componenti sono stati anche dei solisti. Frey fece molto successo anche da solita: negli anni ’80 rilasciò canzoni come “The Heat is on” e “You Belong to the City” che tutt’ora vengono classificati nei maggiori successi del rock anni ’80, quasi al pari del successo della band al completo. Difatti la loro musica non è stata mai dimenticata dai fans che non hanno smesso di seguire il gruppo. Tra i loro successi si ricordano l’album “Desperado” (1973), “Hotel California” (1976) che nel complesso ha venduto oltre 150 milioni di dischi nel mondo. Ma con la raccolta “Their greatest hits (1971-1975)” segnarono un nuovo record: con 400 milioni di copie l’album permane al secondo posto nella lista degli album più venduti della storia, dietro “Thriller” di Michael Jackson. I fans ora riempiono di cordoglio e dolore le bacheche Facebook dei cantanti ricordando tutto il lavoro di Frey con frasi della canzone “The new kid in town”, scrivendo: «Johnny come lately, the new kid in town Everybody loves you, so don’t let them down», metafora del cantante, che rimarrà sempre nel cuore degli amanti del rock.

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