M5s, Luigi Di Maio: “Lobby malati di cancro”. Si scusa ma scatta la polemica

Il deputato, parlando dello studio effettuato da una società lobbying italiana sul lavoro del Ms5 negli ultimi 3 anni, ha editato un post su Facebook scrivendo: «Esiste la lobby dei petrolieri, quella degli ambientalisti e quella dei malati di cancro». Pioggia di critiche da deputati ed utenti Facebook, ma il deputato si scusa

M5s, Luigi Di Maio: "Lobby malati di cancro". Si scusa ma scatta la polemica

«Io non ce l’ho con le lobbies. Esiste la lobby dei petrolieri e quella degli ambientalisti, quella dei malati di cancro e quella degli inceneritori. Il problema è la politica senza spina dorsale, che si presta sempre alle solite logiche dei potentati economici decotti». È una delle frasi pubblicate in un post su Facebook durante la mattinata del 21 luglio dal vicepresidente della Camera Luigi di Maio, ed è stato proprio questo paragrafo che ha portato l’utenza di internet e colleghi parlamentari a scatenare diverse critiche. Il post era stato scritto dallo stesso parlamentare che, durante la giornata di mercoledì 20 luglio, aveva incontrato una società di lobbying italiana che ha effettuato uno studio sugli ultimi 3 anni in Parlamento del Movimento 5 Stelle. Tuttavia le parole «malati di cancro», affiancate al termine «lobby» non sono passate inosservate non solo a coloro che sostengono il deputato, ma soprattutto a colleghi politici e collaboratori interni del M5s. Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, nonché collega pentastellato, ha scritto su Twitter: «Più facile incontrare i lobbisti che assumersi le proprie responsabilità», riferendosi alla partecipazione di Luigi Di Maio all’incontro organizzato con la società lobbying.

Critiche dal Pd
L’ “infelice” frase, ha scatenato disapprovazioni dure soprattutto da parte del Partito Democratico. Accesi, soprattutto sui social, i membri del Pd hanno mostrato la loro avversione al discorso di Di Maio. Particolarmente importante l’intervento della senatrice Emilia De Biasi, presidente della commissione Sanità, come riportato da “Repubblica”: «Ogni giorno una sorpresa da M5s e dal suo leader in pectore Luigi Di Maio. Ora incontra le lobby e le vuole regolamentare. Faccio presente al vicepresidente della Camera che i malati di cancro non solo una lobby ma persone che soffrono fisicamente e psicologicamente e che cercano di vivere con dignità in attesa che la scienza e la medicina possa riservare loro una vita migliore. Il suo è solo sciacallaggio». Anche il senatore Andrea Marcucci, su Twitter, dice la sua: «Sulle persone malate di cancro paragonate a una lobby, Di Maio tocca il punto più basso. La cosa incredibile è che a pronunciare tali assurdità sia un signore che fa il vicepresidente della Camera». Forte, arriva anche il messaggio del parlamentare Federico Gelli, responsabile Sanità del Pd e componente della Commissione Affari sociali della Camera: «La polemica politica, lo scontro fra partiti, la dialettica parlamentare, hanno una linea di confine che non può essere in alcun modo superata, quella del rispetto e del decoro: il vicepresidente della Camera Di Maio l’ha oltrepassata e con disonore. Ma cosa ne sa Di Maio del dolore, del senso di solitudine, dei bisogni, di famiglie costrette a fare i conti con una terribile malattia. Perché utilizza anche questo dolore per le sue speculazioni politiche. Dal vicepresidente della Camera pretendiamo ora le scuse immediate per una frase che definire caduta di stile è un eufemismo».

Le scuse
Dopo le prime forti critiche, lo stesso vicepresidente ha accolto l’invito e si è apertamente scusato attraverso un ennesimo post sulla sua pagina del social blu: «Sono dispiaciuto che a causa delle mie affermazioni, strumentalizzate ad arte dal Pd, le associazioni dei malati di cancro siano finite in una becera polemica politica. A loro sento di dover chiarire il senso delle mie parole e di un accostamento (‘lobby degli inceneritori’ e lobby dei malati di cancro’) che può essere apparso infelice: in Parlamento ci sono portatori di interessi negativi, come quelli degli inceneritori, e portatori di interessi positivi, come quelli appunto delle associazioni dei malati di cancro, che devono poter dialogare con le istituzioni affinché il Parlamento approvi leggi a favore del loro diritto alla salute. Le loro sollecitazioni e indicazioni sono preziose per noi portavoce. Mi scuso se le mie parole sono risultate offensive», ha concluso.

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