Milano, parroco indagato per prostituzione minorile: soldi e droga in cambio di sesso

Il parroco adescò il minorenne online, su una chat, offrendogli denaro in cambio di “rapporti”. I fatti contestati sarebbero accaduti tra il 2009 e il 2011: don Alberto Paolo Lesmo è ora accusato di prostituzione minorile, indagata una seconda persona per cessione di stupefacenti e violenza sessuale

Milano, parroco indagato per prostituzione minorile: soldi e droga in cambio di sesso

Prostituzione minorile, con più azioni, e con l’aggravante di aver commesso il fatto con violazione dei doveri inerenti alla qualità di ministro di culto. È il reato ipotizzato a carico di don Alberto Paolo Lesmo, fino ad oggi parroco di S. Marcellina (Muggiano, quartiere situato all’estremità occidentale di Milano) e decano di Baggio, e adesso sospeso da ogni incarico dal cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano. Don Lesmo avrebbe offerto denaro a un minorenne in cambio di rapporti sessuali, tra il 2009 e il 2011, ma al contrario di quanto riferito in precedenza non gli avrebbe fornito sostanze stupefacenti. Come si è poi scoperto il ragazzo utilizzava i soldi ricevuti per comprare cocaina, e l’accusa di cessione di stupefacenti è stata quindi contestata nel procedimento ad un altro indagato, non religioso. Dagli atti dell’inchiesta del pm di Milano, Giovanni Polizzi, emerge che il ragazzo non sarebbe stato adescato da don Lesmo in parrocchia, ma online su una chat. I fatti contestati sarebbero accaduti tra il 2009 e il 2011, quando il ragazzo aveva tra i 15 e i 17 anni, e veniva contattato da don Lesmo per avere rapporti con lui in cambio di corrispettivi in denaro, che potevano variare da 150 a 250 euro ad incontro. A far scattare l’inchiesta la segnalazione di un ospedale dove il minorenne fu paziente nel 2011 dopo aver tentato il suicidio. Nel 2013 don Lesmo venne anche perquisito in parrocchia, ma nessuno in via Arcivescovado ne venne a conoscenza fino al 2 marzo 2016. Per lui è stato chiesto il rinvio a giudizio. La parrocchia di S. Marcellina è stata affidata al momento ad un amministratore parrocchiale, mentre il decanato di Baggio ad un decano facente funzioni.

Sconcerto e dolore per la vicenda
Angelo Scola e i suoi collaboratori hanno espresso sconcerto e dolore per quanto accaduto e «pregano fin da ora per la vittima dei fatti contestati e i suoi familiari e per don Lesmo». «Una preghiera particolare anche per i fedeli della comunità cristiana di S. Marcellina, ai quali si domanda di offrire spiritualmente la sofferenza causata da questo scandalo e di restare uniti intorno al Mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo che si stanno celebrando in questi giorni santi», si legge in una nota ufficiale della diocesi.

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