Monza: trattoria popolare per combattere la crisi, paghi dando una mano

A Monza, nei locali appartenenti all’Arci, apre una Trattoria Popolare. Si offriranno pasti completi con 10 euro, e chi non può pagare aiuta sala o in cucina

Monza: trattoria popolare per combattere la crisi, paghi dando una mano

La trattoria popolare di Monza nasce da un progetto solidale firmato dalla Fondazione Monza Brianza, Africa 70 e il circolo Arci Scuotivento. Allestiti i locali appartenenti all’associazione Scuotivento, le sale sono state riprogettate per ospitare 25 coperti, un bancone, una cucina a vista e persino un palco che ospiterà anche concerti. Lo scopo della trattoria è quello di dare a coloro che sono in grosse difficoltà economiche, la possibilità di pagare un pasto anche attraverso un aiuto in sala o in cucina. I piatti, sempre di ottima qualità e cucinati da chef importanti, sono quelli della tradizione italiana, ben eseguiti e curati e hanno un vero e completo menù, mettendo a disposizione tutto quello che viene proposto. I piatti hanno un costo, ma se non si riesce a pagare il conto si riceve un voucher orario che consente di ripagare il pranzo o la cena in maniera alternativa, e cioè prestando aiuto sul posto: lavando i piatti, cucinando e prestando il proprio aiuto anche in sala, per venire incontro a coloro che sono carenti in beni di prima necessità.

Trattoria vista come gesto di solidarietà
Ed ecco come il mangiare in un ristorante viene utilizzato anche come una riscoperta sociale, stimolando un senso di solidarietà nel quartiere San Rocco di Monza, ad alta densità di immigrati e situazioni disagiate. L’associazione ha così organizzato un modo per farsi pubblicità attraverso un aiuto consistente per tutti gli indigenti che oltre al poter usufruire di un pasto completo lavorando, rende disponibili anche dei corsi di riuso degli avanzi, organizzato dalla stessa associazione negli stessi locali della Trattoria. E nonostante la Trattoria ha ufficializzato la sua apertura il 15 gennaio, la voce ha fatto il giro in città e sono già in tanti i volontari che si sono presentati per contribuire nobilmente alla causa. Inoltre, rende noto il direttore della Trattoria, ci sarà anche l’opportunità di lasciare qualche soldo per i meno fortunati. Lo spirito è sempre lo stesso: unire la comunità proprio sul valore socializzante della cucina.

I pasti pagati con i voucher: già una realtà (al nord)
Ma d’altronde al nord, le trattorie che rendono disponibili i pagamenti tramite una mano, stanno diventando una realtà di tutti i giorni. Già molto noti il Refettorio Ambrosiano, che ha visto l’insieme dei grandi chef del mondo nello spazio rinnovato del teatro Greco. Molto noto, ma criticato, è stato anche il ristorante “In Galera”, sotto il carcere di Bollate che offre una seconda possibilità ai detenuti, permettendogli di lavorare o imparare un lavoro sotto la guida di chef e esperti di sala. Nella stessa cittadina di Monza si segnalano altre alcune iniziative multiculturali della cucina sociale kosher, oltre a cene siriane preparate da un personal chef di Damasco, pronto a mettersi in gioco. La Lombardia si presenta solidale, con l’idea di aiutare il prossimo anche in cucina.

Impostazioni privacy