Napoli, testa di maiale lasciata davanti a moschea: ora s’indaga per matrice camorristica

La testa di maiale ritrovata martedì davanti al cancello della moschea musulmana di Giugliano, sembra essere un gesto macabro senza un motivo apparente. Tuttavia in molti vedono in questo folle gesto un atto razzista da parte della Camorra e la polizia ha iniziato ad indagare

Napoli, testa di maiale lasciata davanti a moschea: ora s'indaga per matrice camorristica

Sapevamo tutti che gli attacchi terroristici di qualche settimana fa a Parigi, avrebbero avuto conseguenze e ripercussioni di tutti i generi. Dalla matrice razzista, al dubitare dei nostri vicini di casa. Italiani che sono proprio mossi dalla paura e dalla terrore, dal timore che i nostri vicini di casa stranieri che abitano nei nostri quartieri da anni, ora sono diventati i primi sospettati. E sembra proprio essere di radice razzista ciò che è s’è compiuto in Campania, a Giugliano. Solo puro razzismo. Sembrava una mattinata tranquilla a Giugliano, poco a nord di Napoli per esser precisi. Il luogo è l’Associazione Culturale Islamica dell’Unione da parte dei fedeli di Via Marconi. Il posto non è altro che un capannone, adibito a moschea e luogo di riunione e preghiera del culto islamico. Sono le ore 14:00 e le 15:00, e il gruppo di fedeli sta per entrare nella moschea quando notano qualcosa sul cancello che circonda l’edificio. La scena è macabra: impalato sull’inferriata vi è una testa di maiale mozzata. Accanto alla testa di maiale, delle scritte, come se non fosse già abbastanza scioccante e inquietante quella testa d’animale. Le scritte con spray nero su sfondo grigio recitavano “Fuck Isis”, il secondo “Onore Putin” e c’era anche un terzo rinvenuto poco più tardi “Rigate Dritto”.

L’atto vandalico
Tra lo shock generale dei fedeli e quello dei dirigenti dell’associazione sono stati subito allarmate le forze dell’ordine. La testa del maiale, animale impuro per definizione nella religione islamica, è stata subito sequestrata e verrà analizzata in ogni minimo dettaglio dalla Scientifica, per poter trovare tracce del colpevole dell’atto vandalico. Diretti dal primo dirigente Pasquale Trocino, la squadra di polizia aveva già effettuato un monitoraggio dei luoghi di culto islamici presenti sul territorio e avviato colloqui con chi li gestisce per tenere sotto controllo eventuali derive estremiste e per garantire la sicurezza dei musulmani che li frequentano. Quindi al loro arrivo già conoscevano i dirigenti dell’associazione, che di certo non fanno parte degli estremisti tanto temuti. Tuttavia hanno subito iniziato a vagliare le deposizioni dei dirigenti della struttura religiosa, al quale è stato chiesto se nei giorni scorsi ci sono stati atti degni di nota. Ma i dirigenti hanno precisato che non ci sono state minacce né nessun altro tipo di atto vandalico.

«II vero Islam professa la pace» afferma il presidente – Il presidente dell’imam, Noureddine Guediri, ha affermato: «Fino a oggi nessun problema di intolleranza, sono sicuro si sia trattato di una ragazzata». Le parole del presidente sono abbastanza forti contro certi atti vandalici: «Così come condanno la violenza nel nome dell’Islam che non ci appartiene – ha aggiunto – allo stesso modo condanno l’insulto di cui siamo stati fatti bersaglio oggi». Il dirigente tra l’altro professa pace e non serba rancore: «Sono qui da trent’anni – ha raccontato – e sono italiano, così come mia moglie, ma non abbiamo mai avuto problemi. Offro perdono e tendo la mano a chi ha compiuto questo vandalismo e lo invito a venire da noi in comunità per spiegare cosa facciamo e soprattutto cos’è il vero Islam, che è tutt’altro di quello quello proclamato dagli autori della strage di Parigi. Io e i miei fratelli avremmo voluto personalmente dare le condoglianze ai parenti di Valeria Solesin e di tutte le altre vittime. L’Islam così come da significato etimologico, professa la pace». Anche il sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, afferma: «Giugliano è una città di pace. È terra di accoglienza, di fratellanza, di rispetto delle differenze. È una terra, la nostra, che non tollera la violenza e la ripudia, così come ogni minaccia. Ma non credo alla minaccia xenofoba in questa città».

La polizia indaga per gruppo di matrice Camorristica – Eppure la polizia è l’unica traccia che segue. Dapprima s’è pensato ad una banda di scalmanati legati all’estremismo di destra vadano cercati in ambiti di fanatismo politico locale. Ma ora si è spostata la propria attenzione sulla mafia organizzata del luogo: la Camorra. Difatti sembra essere stato un atto intimidatorio per incutere timore nella minoranza etnica. E in base a questa ipotesi, i carabinieri hanno iniziato nel pomeriggio sono stati già perquisiti alcuni circoli ricreativi privati. E dopo aver sequestrato i video e le immagini delle telecamere di tutta la zona, pur di risalire agli autori, la polizia, assieme al comando dei carabinieri, ha avviato le indagini nell’ambito dei gruppi antagonisti presenti nella zona. E nel frattempo sono stati quelli di rafforzare i controlli nella zona per evitare che possano accadere altri gesti simili. Le scritte che sono state trovate, sono state già cancellate con una passata di vernice per rispetto. Come per dimenticare il razzismo e l’intolleranza che in realtà ci circonda. Quella realtà che ora ci influenza così tanto nella vita di tutti i giorni, rendendoci ignoranti. Come se bastasse scrivere “Rigate Dritto” come minaccia per i Veri Islamici con dei valori. E’ la cultura quella che ci manca.

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