Pippo Franco perseguitato per mesi dalla colf rumena e dai complici: minacce e furti

Un vero e proprio incubo quello vissuto negli ultimi mesi dal celebre comico e cabarettista romano: lui e la moglie erano finiti nel mirino di una banda di malviventi che agiva con la complicità della governante rumena di Franco. Le accuse vanno dall’estorsione al furto

Pippo Franco perseguitato per mesi dalla colf rumena e dai complici: minacce e furti

Mesi da incubo per Pippo Franco e la moglie nella loro villa dell’Olgiata: il famoso comico, cabarettista e conduttore de ‘Il Bagaglino’ è stato ricattato per molto tempo dalla colf rumena e il suo compagno, che lo avevano convinto di essere finito nel mirino di una banda di rapinatori. La stessa colf e il compagno avrebbero organizzato personalmente appostamenti e un tentativo di furto, compiuto la vigilia di Natale nella casa dell’attore. Dopo accurate indagini, la polizia del commissariato “San Basilio” della Capitale ha tratto in arresto cinque soggetti, quattro rumeni e un italiano, tra cui anche la colf di Pippo Franco e il compagno; le accuse contestate sono estorsione aggravata, minacce e furto. Il calvario era iniziato per Pippo Franco e la sua famiglia all’inizio dell’anno: la colf e il compagno avevano tentato di imporgli un giardiniere, anche lui rumeno. Per convincerlo, gli avevano fatto credere che fosse necessario l’ingaggio di un giardiniere – guardiano dopo il tentato furto della vigilia di Natale, allora sventato dai vigilantes.

Le indagini
Le indagini erano partite quasi un anno fa, a seguito di una denuncia presentata da Pippo Franco e la moglie: le minacce erano aumentate dopo che il comico non aveva voluto cedere alle pressioni della banda, che avvenivano telefonicamente con la complicità della governante. Le richieste della banda erano variegate, ma riguardavano soprattutto assunzioni che l’attore avrebbe dovuto fare, altrimenti i figli avrebbero ricevuto minacce di morte. Le diverse perquisizioni effettuate dagli agenti hanno permesso di recuperare anche i telefonini cellulari usati per effettuare le telefonate minatorie ed anche una Bmw che serviva per effettuare gli appostamenti dei malviventi davanti alla villa del comico. La colf rumena ha anche aggredito i carabinieri quando è stata fermata per gli accertamenti.

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