Pisa: bambina di tre anni muore causa percosse del patrigno serbo, arrestato

La bimba di 3 anni, secondo le prime analisi, riportava lividi e contusioni da urti. La piccola, viveva con la madre e il suo compagno serbo 33enne in un locale abbandonato e degradato. Tonino Krstic è stato arrestato, accusato d’aver percosso la bambina. Si attendono le analisi dell’autopsia

Pisa: bambina di tre anni muore causa percosse del patrigno serbo, arrestato

Con lividi e tumefazioni, sdraiata sul pavimento. È stata trovata così la bambina di tre anni morta in casa la sera di mercoledì 27 aprile a Calambrone, una frazione balneare di Pisa. Per il tragico evento è stato arrestato nella mattina di giovedì 28 aprile il patrigno della piccola, Tonino Krstic, serbo di 33 anni, con l’accusa di maltrattamenti e lesioni nei confronti della piccola e della consorte che aveva conosciuto sui social network un anno prima. Difatti, anche la madre della bambina, sudamericana 33enne ora in attesa di un figlio da Krstic, ha confermato come l’uomo fosse violento nei confronti delle due. È ancora poco chiaro, tuttavia, come si sia svolta la tragedia: il 118 è stato allertato da una telefonata della madre in lacrime durante la serata di mercoledì chiedendo d’intervenire subito poiché la figlia aveva perso conoscenza. Secondo le prime dichiarazioni della madre, la piccola aveva dal pomeriggio di mercoledì qualche linea di febbre, ma è peggiorata durante la serata, quando ha iniziato ad avere quelle che sembravano delle convulsioni.

Degrado e violenza in famiglia
Il 118, recandosi nel luogo indicato dalla donna, si è ritrovato davanti ad un’ex pizzeria chiusa da trent’anni, nella zona balneare di Pisa. L’alloggio, dove vivevano i tre, era obsoleto e presentava una stanza, due letti ed un bagno all’aperto ricreato all’interno del locale, tra muri incrostati, muffa ed erano sprovvisti di corrente elettrica. La madre era sotto shock, l’uomo era con lei, ma i paramedici hanno avuto poco tempo per agire poiché la bambina al loro arrivo era già morta. I dottori del 118, notando i segni di ecchimosi sul corpo senza vita della piccola, hanno allertato anche le Forze dell’ordine: durante la serata non hanno potuto che indagare e interrogare prima l’uomo 33enne, già noto alla polizia per alcuni furti, poi la donna, sebbene per lo shock della vicenda sia stata ricoverata in ospedale. Per questo motivo, i gendarmi hanno provveduto ad avvisare l’ex compagno italiano della sudamericana: Krstic infatti, non è il padre biologico della bimba. La piccola è nata da una precedente relazione della donna con un italiano residente in Liguria, a Rapallo e la domenicana, aveva lasciato il marito per andare a vivere con il pregiudicato. Durante l’interrogatorio, la madre della piccola ha confermato la violenza dell’uomo anche nei confronti della minore, nonostante Krstic continui a negare le accuse. Tuttavia dalle prime analisi del medico legale Alessandro Bassi Luciani che procederà nei prossimi giorni con un’autopsia, sembra che la bambina sia stata percossa. Durante il primo sopralluogo sul posto, i carabinieri, hanno sequestrato il monolocale ed alcuni materiali ritrovati nella stessa abitazione, tra cui un piccone che sarà presto esaminato dalla scientifica. Giancarlo Dominijanni è il pm che coordina le indagini dei carabinieri.

Capuzzi: «Segnalare situazioni di degrado»
Come da “Il Tirreno”, Sandra Capuzzi, Presidente della Società della Salute di Pisa e Assessore alle Politiche Sociali della città, ha mostrato la sua disapprovazione sulla vicenda: «Purtroppo la situazione era completamente sconosciuta ai servizi sociali del territorio: nessuno l’aveva mai segnalata. La dico come dato di fatto e non certo per una qualsivoglia volontà di lavarsene le mani: una bambina di tre anni viveva in un edificio occupato abusivamente e in una situazione di grave degrado ma i servizi sociali non sono mai stati allertati nonostante l’immobile fosse in una zona frequentata e, dunque, si può presumere che potessero essere stati quanto meno notati. E’ un fatto che non può non farci riflettere come istituzioni e società civile pisana». L’assessore ha proseguito parlando anche alla cittadinanza: «E’ necessario che ciascuno faccia la sua parte, deve farlo di sicuro prima di tutto chi ha funzioni e compiti istituzionali ma è importante che diano una mano anche i cittadini: interessiamoci di chi ci vive accanto e se ci sono situazioni di disagio o difficoltà che balzano agli occhi, è dovere di tutti segnalarle e farle presenti alle autorità e i soggetti preposti». Il corpo della piccina si trova ora all’istituto di medicina legale in attesa dell’autopsia. Krstic, dopo esser rimasto in caserma sotto interrogatorio, è stato trasferito al carcere Don Bosco.

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