Pisa, rapporti con minori in cambio di denaro e abiti firmati: arrestato pedofilo 40enne

Gli episodi che gli vengono contestati dal marzo 2015 ad oggi sono dodici. Il pedofilo prima spiava i gusti delle sue vittime su Facebook, e una volta guadagnatosi la loro fiducia passava ai fatti: si faceva inviare foto e video particolari, poi li ricattava o li convinceva ad avere rapporti con la promessa di soldi o abiti firmati

Pisa, rapporti con minori in cambio di denaro e abiti firmati: arrestato pedofilo 40enne

Adescava minorenni su Facebook convincendoli ad avere rapporti sessuali non protetti con lui, in cambio di soldi, vestiti griffati e smartphone. È quello che faceva un 40enne di Pisa, dipendente di una bottega artigiana ed ex autista di scuolabus, ora in carcere per rispondere di pesanti accuse: prostituzione minorile, stalking, minacce continuate, adescamento di minorenne, violenza sessuale e sequestro di persona. Secondo quanto riferito dalla polizia, il pedofilo, già arrestato nel 2010 per fatti analoghi, prediligeva ragazzini di età compresa tra i 13 e i 17 anni, spiava i loro gusti dai profili social e dopo essere entrato in sintonia con loro riusciva a convincerli ad avere rapporti sessuali in cambio di denaro, dai 30 ai 300 euro a prestazione. È stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip su richiesta della procura fiorentina. Gli episodi che gli vengono contestati dal marzo 2015 ad oggi sono dodici, e le sue giovani vittime sarebbero tutte residenti nelle province di Pisa e Firenze. I ragazzini adescati su Facebook potrebbero essere però molti di più, per questo motivo nei prossimi giorni saranno ascoltati negli uffici della postale altri minorenni. Il pedofilo è stato arrestato al termine di un’indagine scattata dopo la denuncia di una madre che aveva letto dei messaggi scioccanti su Whatsapp tra il figlio e il 40enne.

Ricatti e minacce alle vittime
Da quanto riportato pare che il pedofilo studiasse le sue vittime su Facebook, spiando i loro gusti e dicendo di condividere le loro stesse passioni: auto, moto, musica. Quando riusciva a guadagnarsi la loro fiducia passava ai fatti, convincendoli prima ad inviargli foto e video, e poi a concedersi in cambio di denaro. In alcuni casi avrebbe utilizzato le foto per ricattare i ragazzini che all’ultimo si tiravano indietro, alcuni anche perché ritenevano bassa la sua offerta. Le vittime già sentite dalla polizia hanno raccontato di aver ceduto alle richieste del pedofilo 40enne per potersi permettere abiti e scarpe firmate o smartphone. L’uomo, descritto dal gip come una persona «ad alta pericolosità sociale», avrebbe anche minacciato con una pistola un 16enne di cui si era particolarmente invaghito, così come avrebbe cercato di convincere, forse anche sotto minaccia, la fidanzata della vittima ad allontanarsi da lui. Il primo arresto, sempre per fatti analoghi, risale a circa dieci anni fa. Grazie all’indulto è tornato in libertà per continuare ad adescare ragazzini, minacciarli e convincerli ad avere rapporti sessuali con lui con la promessa di soldi e regali.

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