Quarto, ufficiale l’espulsione dal M5S della sindaca Capuozzo: “Non ha denunciato il fatto”

Il Movimento 5 Stelle ha espulso il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo per essere stata chiamata in procura. Premier Renzi però dice: «Resti ma doveva denunciare»

Quarto, ufficiale l'espulsione dal M5S della sindaca Capuozzo: "Non ha denunciato il fatto"

Il M5S ha ufficializzato l’espulsione dal movimento del sindaco del comune di Quarto (Na) Rosa Capuozzo, accusata di estorsione e di accordi con la mafia. Il primo cittadino di Quarto è stata convocata nella Procura di Napoli per essere sentita, per la quarta volta, dal pm Henry John Woodcock mentre s’indaga sul ricatto esercitato nei confronti del sindaco dal consigliere comunale ex grillino, Giovanni De Robbio, espulso anche lui dal movimento M5S proprio per estorsione e voto di scambio. Dopo le perquisizioni a casa della sindaca, il pm Woodcock con i procuratori Filippo Beatrice e Giuseppe Borrelli, ha depositato 150 pagine dell’inchiesta sul caso, secondo cui alcuni voti sarebbero stati condizionati dalla camorra. Il pm ha dovuto risentire più volte il primo cittadino per via delle ritrattazioni durante le scorse udienze: il giudice ha contestato alla Capuozzo una condotta poco lineare poiché nelle prime udienze aveva negato di aver subito minacce da De Robbio, che le aveva mostrato le foto delle costruzioni abusive della casa dove il sindaco vive con il marito. Infine, nella terza udienza, la Capuozzo aveva parlato di ricatto, per poi ridimensionare nuovamente la vicenda al livello di divergenze politiche durante la conferenza stampa del 30 dicembre. Nell’udienza, la Capuozzo ha confessato che voleva risolvere la questione col “silenzio”, in attesa delle istruzioni dei big Di Maio e Fico, che erano stati avvisati. Dal caso Quarto spuntano dunque altre clamorose circostanze, tra cui il fatto che anche altri del movimento potessero essere a conoscenza del ricatto esercitato sul sindaco dal consigliere Giovanni De Robbio.

Le opposizioni attaccano il M5S che si difende: «Non sapevamo nulla» – Alla scoperta degli ultimi svolgimenti, molti deputati e senatori del Partito Democratico ora attaccano il M5S incolpando la loro omertà nei confronti della sindaca: «Il direttorio sapeva da mesi e ha preferito tacere, sperando di cavarsela. Di Maio e Fico a Quarto facevano passerelle ma poi non una parola e atteggiamenti a dir poco reticenti. Perché? Di cosa hanno paura?». L’attacco più diretto proviene dal presidente del Pd Matteo Orfini che scrive: «Grillo espelle il sindaco di Quarto perché non ha denunciato le minacce. Ma lei aveva avvertito Di Maio. Attendiamo a breve dunque l’espulsione di Di Maio». Anche Luigi de Magistris, sindaco di Napoli e leader del Partito Arancione, dice la sua: «I 5 Stelle si stanno caratterizzando sempre più come un Movimento che fa espulsioni e in questa vicenda aumenta l’aspetto torbido, esprimo la mia solidarietà alla Capuozzo, che però deve chiarire e spiegare».

Il movimento si difende
Come risposta, i due deputati penta-stellati accusati di sapere senza porre rimedio, hanno risposto tramite i social. Roberto Fico, ha fatto un video e postato su Facebook: «Io e Luigi Di Maio non abbiamo mai saputo di nessun ricatto, minaccia o scambio tramite minaccia per ottenere qualcosa. Sono cose di cui siamo all’oscuro perché se l’avessimo saputo avremmo optato per una denuncia». E anche Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, davanti a una telecamera fissa spiegano il perché la sindaca di Quarto sia stata espulsa dal movimento: «Capuozzo doveva denunciare le minacce perché noi siamo diversi dai partiti che fanno sedere la criminalità organizzata al proprio tavolo, come fatto a Quarto, per spartirsi la torta. La nostra differenza sta proprio non nel predicarla solamente, l’onestà, ma nell’applicarla giornalmente» e concludono invitando tutti i giornali a pubblicare le intercettazioni del primo cittadino per far capire al popolo italiano come stanno i fatti.

Grillo: «Capuozzo espulsa, non siamo un Pd qualunque», ma Renzi la difende – Proprio per l’accusa di estorsione e di accordi camorristici, la Capuozzo viene espulsa dal Movimento 5 Stelle proprio come già accaduto al consigliere Giovanni De Robbio. La conferma arriva dallo stesso Beppe Grillo in un post del suo blog dal titolo ‘Noi nel M5s facciamo così #onestà’: «Rosa Capuozzo è stata raggiunta da un provvedimento di espulsione dal Movimento 5 Stelle per grave violazione dei principi del partito. Perché siamo il Movimento 5 Stelle e non un Pd qualsiasi. E’ dovere di un sindaco del Movimento 5 stelle denunciare immediatamente e senza tentennamenti alle autorità ogni ricatto o minaccia che riceve». E mentre il leader del M5S non sente ragioni per il comportamento poco idoneo del sindaco, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi scalfisce una pietra in favore dell’onorevole: «E’ chiaro a tutti che il Movimento 5 stelle non ha il monopolio della morale. Per noi questa idea non è mai esistita. Ma adesso è venuta meno anche per gli elettori e i militanti del movimento. Bisogna ora capire se qualcuno era già a conoscenza e ha preferito tacere, ma mi sembra ingiusto buttare la croce addosso a lei. Io sono per il garantismo più totale, è un valore costitutivo della sinistra contro le derive del giustizialismo. Questa giovane sindaca aveva chiesto un aiuto ai dirigenti del suo partito che non l’hanno aiutata. Certo avrebbe dovuto denunciare ma non è giusto che debba dimettersi» ha concluso Renzi. Ora si attendono nuovi sviluppi, sia dall’udienza che dall’espulsione, non ritrattabile da parte del leader a 5 stelle.

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