Riciclare bottiglie di plastica in cambio di soldi, il nuovo business prende piede in Italia

Con la crisi del lavoro e dell’economia nel nostro Paese c’è chi prova a riemergere sfruttando il riciclaggio dei rifiuti. Istruire la popolazione non basta più, incentivarla con dei bonus in denaro potrebbe essere la soluzione

Riciclare bottiglie di plastica in cambio di soldi, il nuovo business prende piede in Italia

Che sia un momento di crisi economica, o che sia la voglia di reinventarsi lavori, ma al giorno d’oggi anche il rifiuto viene considerato una ricchezza. Parliamo di riciclaggio, strategie e metodologie per recuperare materiali utili dalla spazzatura per riutilizzarli. Purtroppo nonostante sia un concetto di cui sentiamo parlare già da diversi anni, è ancora utilizzato da pochi, sia da aziende che dalla cittadinanza. Per far conoscere questa nozione, non basta più istruire i cittadini. Un buon modo per spronarla a usufruire del riciclaggio potrebbe essere l’idea di incentivarla “premiando” coloro che sfruttano il recupero dei rifiuti con dei bonus, che siano buoni sconto o che siano bonus sulla spesa non importa, l’importante è risparmiare. Stiamo parlando di punti di raccolta automatici per i rifiuti. Questi punti di raccolta prevedono cassonetti intelligenti: inserendo bottiglie di plastica ti danno in cambio 0,25€ per ogni bottiglia di plastica e 0,08€ per ogni bottiglia di vetro. Alcune macchinette non rilasciano soldi, ma rendono in cambio dei coupon da spendere nei negozi, altri rilasciano dei buoni spesa per i supermercati. Quest’attività è diffusa già da diversi anni all’estero: Germania, Norvegia, Finlandia e Svezia soprattutto, il riciclaggio è un vero e proprio affarone. In Norvegia, questi punti di raccolta dei rifiuti sono stati messi al centro di ogni grande città e hanno lo scopo non solo di far guadagnare il cittadino e di promuovere comportamenti civili e responsabili nella popolazione, ma anche di sensibilizzare alla pulizia ambientale.

I paesi europei basano il loro commercio sul progetto sviluppato dal professor Paul Connett, intitolato “Zero rifiuti” (in inglese Zero Waste): una tattica di gestione dei rifiuti riutilizzata per riprogettare la durata ciclica dei rifiuti considerati non come scarti ma risorse da riutilizzare come materiali prime seconde, contrapponendosi alle pratiche d’incenerimento o discarica, e tendendo ad sopprimere o diminuire sensibilmente la quantità di rifiuti da smaltire. In Italia è un modo di pensare che si sta diffondendo un po’ alla volta in maniera capillare, dai compattatori ai cassonetti intelligenti. Alle volte trovi i compattatori riuniti in punti centrali della città, a cui si può accedere liberamente, un modo per evitare cumuli di rifiuti ai bordi delle strade, incoraggiando chiunque a tenere pulita la città con delle monete di piccolo taglio e dei buoni da utilizzare per la spesa. Il progetto più recente si svolge a Livorno, ed è chiamato “Top Recylcing”. Adoperata dal sindaco e dall’assemblea comunale, assegnato ad ogni quartiere, c’è un macchinario per riciclare le bottiglie di plastica. Più si ricicla, più questo dispositivo ti ricompensa con alcuni spiccioli oppure dei coupon del valore pari ad uno sconto nei negozi del centro. Ovviamente non tutti i negozi, solo coloro che hanno adibito all’iniziativa.

Sono molte le aziende che hanno iniziato ad ampliarsi in questo vasto campo che è il riciclaggio. Riciclaggio della plastica o del vetro di base, ma le aziende tendono ad estendere i loro affari anche ai riciclaggi a tappi di birre, bicchierini da caffè, fogli di carta e stoffe. Questi punti di raccolta oltre ad essere stati installati nei centri urbani comunitari, a poco a poco sono stati portati anche in edifici come scuole, musei e carceri, per poter premiare chiunque del piccolo gesto, dai detenuti ai bambini ai turisti. Un progetto del genere, ci fa vedere il mondo sotto un’altra prospettiva, lasciandoci indietro il concetto di inquinamento che era così diffuso fino a qualche anno fa. Alla fine, chi ne guadagna qualcosa tramite questi progetti siamo pur sempre noi, e la nostra salute.

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