Roma, 26esima edizione concerto del primo maggio: “Giustizia e verità per Giulio Regeni”

La 26esima edizione del concerto del primo maggio, si è aperta con il ricordo di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto pochi mesi fa. «Giulio vive in ognuno di noi per chiedere giustizia e verità», questo il messaggio dei genitori. Alte le misure di sicurezza

Roma, 26esima edizione concerto del primo maggio: "Giustizia e verità per Giulio Regeni"

Circa 500 persone presenti al concerto del primo maggio in piazza San Giovanni a Roma. La 26esima edizione del mega concerto, si è aperta in onore di Giulio Regeni il giovane ricercatore italiano ucciso mesi fa in Egitto. Proiettata nei maxi schermi la sua foto. A presentare sul grande palco, Luca Barbarossa e Mariolina Simone conosciuta come La Mario. «Giulio vive in ognuno di noi per chiedere giustizia e verità», questo il messaggio lasciato dai genitori dello stesso Giulio. La verità sulla vicenda e sulla sua morte purtroppo, sembra essere ancora molto lontana ma non bisogna arrendersi e attenderla fino allo stremo. La giustizia e la verità dovrebbero trionfare sempre. Diversi i protagonisti della serata. Skunk Anansie, Fabrizio Moro, Tiromancino, Max Gazzè e Salmo. Un omaggio è stato fatto anche a Prince da parte dell’Orchestra operaia con Purple Rain. L’Orchestra Operaia insieme con Massimiliano Bruno Stefano Fresi, Max Paiella, Carlotta Natoli, Claudia Gerini ha anche ricordato Remo Remotti. «Io non sono né di destra né di sinistra», queste le parole di Gianluca Grignani presente anche lui sul palco e schierato con il popolo.

Alte le misure di sicurezza
Altissime le misure di sicurezza. Create quattro aree d’ingresso al concerto, ognuna delle quali dotata di quattro varchi d’accesso con tanto di metal-detector. In piazza presente anche personale specializzato nella gestione della folla e reparti addetti alle bonifiche antiterrorismo. Il concerto è andato tutto come previsto, senza alcun intoppo.

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