Roma: arrestato sacerdote 40enne, avrebbe abusato di tre minori a Palermo

L’arresto del prete è avvenuto nella Capitale; l’uomo, 40 anni, avrebbe abusato di tre minori, due fratelli di 13 e 15 anni e di un altro ora maggiorenne, quando era parroco in una parrocchia palermitana. A denunciarlo la madre dei due fratelli

Roma: arrestato sacerdote 40enne, avrebbe abusato di tre minori a Palermo

Arrestato dalla polizia di Stato un sacerdote quarantenne nella Capitale, don Roberto Elice; avrebbe commesso abusi sessuali su tre minori quando era parroco in una chiesa di Palermo, in via Perpignano. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal tribunale del capoluogo siciliano ed effettuata dagli agenti della locale Squadra Mobile. Le indagini hanno permesso di appurare che due fratelli, di 13 e 15 anni, erano stati oggetto di violenza sessuale dal suddetto sacerdote, quando quest’ultimo amministrava una parrocchia palermitana frequentata dai due minorenni; gli episodi si sarebbero verificati all’inizio durante un pellegrinaggio all’estero, poi sarebbero continuati in periodi successivi anche nell’abitazione dei due ragazzi. Il sacerdote, sfruttando il rapporto di fiducia che era riuscito ad instaurare con la madre dei due minori, sostengono gli inquirenti, era diventato un punto di riferimento per i due ragazzini, al punto da pagare il biglietto per un pellegrinaggio all’estero ad uno dei due, oltre a fare loro diversi regali.

Testimonianze ed anche una chat
Le indagini sono partite dopo la denuncia della madre dei due minorenni, dopo aver appreso che cosa stava accadendo da uno dei figli, che le ha raccontato tutto nei minimi dettagli; gli investigatori, coordinati dalla Procura e dal pm Claudio Camilleri, si sono avvalsi di alcune testimonianze ed hanno anche ricostruito un’altra vicenda, avvenuta qualche tempo prima, di abusi sessuali commessi sempre dal sacerdote ai danni di un altro minore, oggi maggiorenne. Ma fondamentali sono state anche le conversazioni via chat tra il prete ed una parrocchiana, nelle quali lo stesso parroco confessava gli abusi alla donna confidandole di averlo fatto durante un pellegrinaggio per un momento di debolezza.

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