Roma, spara in un bar e uccide una donna: fermato il marito, ha confessato

E’accaduto in un bar di via della Lunghezza, periferia est della Capitale: l’uomo ha seguito la moglie nel bar e le ha sparato davanti ai clienti con una 44 magnum. Fuggito, è stato rintracciato dalla polizia ad una fermata dell’autobus. Alla base del gesto ci sarebbero dei motivi passionali

Roma, spara in un bar e uccide una donna: fermato il marito, ha confessato

Un omicidio che ha coinvolto ancora una volta una donna è stato commesso in un bar in via della Lunghezza, periferia est della Capitale, nella prima serata di mercoledì: un uomo, Augusto Nuccetelli di 51 anni, ha seguito la moglie, Assunta Finizio, della stessa età del marito e di origini napoletane, all’interno del bar e le ha sparato a distanza ravvicinata con una pistola 44 magnum che aveva portato con sè. Il tutto davanti a decine di clienti che a quell’ora, le 19.30, affollano il locale; molti sono rimasti impietriti, altri sono fuggiti. Nuccetelli, di professione fabbro, è poi fuggito gettando la pistola in un prato lì vicino e fermandosi ad una fermata dell’autobus a duecento metri di distanza dal bar; ma non è riuscito a prendere nessun mezzo perchè le volanti, subito allertate, lo hanno intercettato.

Il movente
Arrestato dagli agenti, Nuccetelli ha subito confessato e chiarito il movente della tragedia: ha ucciso la moglie perchè l’aveva tradita e lei lo aveva cacciato di casa: «Non sapevo dove andare, ho perso la testa». Inoltre, dovrà spiegare anche la provenienza dell’arma che ha usato per uccidere, se la detenesse legalmente oppure se se la sia procurata al mercato nero. Comunque, che da tempo tra l’omicida e la moglie ci fossero liti e attriti lo hanno confermato anche le parole del figlio 17enne della coppia (Nuccetelli ha altri due figli da un precedente matrimonio) giunto disperato sul luogo della tragedia, e dalla nonna, madre della Finizio: «Ditemi cosa è successo – avrebbe esclamato il giovane sulla scena del delitto – cosa hanno fatto a mia madre, di lui non mi importa niente, voglio sapere!»; «Era così bella mia figlia – ha urlato invece la madre, che ha anche accusato un malore – era bella e quello me l’ha uccisa!». E’ chiaro come ormai l’uomo fosse malvisto da tutta la famiglia.

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