Roma, stupro 16enne a Villa Ada: secondo i medici nessun segno di abuso

E’ accaduto a Villa Ada, polmone verde nell’esclusivo quartiere Parioli della Capitale: una sedicenne in stato confusionale ha fermato una volante della polizia dicendo di essere stata stuprata poco prima da due senzatetto nel parco. Arrestati due nordafricani con precedenti, ma alcuni particolari non quadrano

Roma, stupro 16enne a Villa Ada: secondo i medici nessun segno di abuso

Due nordafricani senza fissa dimora sono stati arrestati nella prima serata del 17 giugno a Roma con l’accusa di aver violentato una sedicenne a villa Ada, nell’esclusivo quartiere Parioli; la ragazzina ha fermato una volante in via Panama, una delle strade che costeggiano il polmone verde, in stato confusionale e malferma sulle gambe dicendo di essere stata violentata poco prima da due magrebini in una delle baracche che si trovano all’interno di Villa Ada, abitate da senzatetto e disperati di ogni genere. Mentre i poliziotti la portavano al Policlinico Umberto I per le visite ginecologiche di rito, altre quattro volanti hanno bloccato tutte le vie d’accesso al parco; poco dopo, in una delle baracche, indicata dalla sedicenne, sono stati tratti in arresto due nordafricani, entrambi 21enni e con precedenti penali per aggressione, e sono stati portati via ed interrogati per conoscere l’esatta dinamica dello stupro, che sarebbe durato mezz’ora.

Nessun riscontro
Ma poco dopo, quello che sembrava un caso chiuso ha iniziato a grondare dubbi: le visite mediche sulla sedicenne non hanno riscontrato alcuna violenza sessuale e i due magrebini sono stati rilasciati in mattinata e denunciati a piede libero per violenza sessuale aggravata. Fermo restando che qualcosa è pur successa alla giovane, si sta cercando di capire come e quando la ragazzina sia stata approcciata dai due uomini e se sia stata realmente violentata. Anche perchè metà del suo racconto reso alla polizia è colmo di bugie: la giovanissima ha raccontato agli agenti di essere giunta a Villa Ada intorno alle 20 per aspettare alcune amiche, ma si è scoperto poco dopo che non è neppure romana. E’ saltato fuori che la sedicenne è in realtà fiorentina e con lieve ritardo mentale, e sarebbe scappata di casa (non era neppure la prima volta) per poi arrivare nella Capitale quattro giorni fa. A dare l’allarme dell’allontanamento era stata la nonna, che l’aveva seguita a Roma per poi perderne le tracce alla stazione Termini; la donna si era subito rivolta alla polizia, che quindi la stava già cercando quando lei ha poi fermato gli agenti a Villa Ada. La Scientifica ha comunque compiuto rilievi all’interno della baracca dove sarebbe avvenuto lo stupro.

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