Saldi, Codacons: occhio alla truffa, consigli per uno shopping sicuro

Inizia il 5 gennaio, vigilia dell’Epifania, la corsa ai saldi. Registrando un calo nelle vendite, confermando la solita crisi degli anni precedenti, pochi italiani si dedicheranno all’acquisto di ciò che può essere utile o per passarsi qualche sfizio di fine stagione. Il Codacons espone utili suggerimenti per acquistare in modo sicuro senza rincorrere in inganno

Saldi, Codacons: occhio alla truffa, consigli per uno shopping sicuro

In tutte le regioni italiane, ad esclusione della Sicilia in cui sono già partiti il 2 gennaio, la vigilia dell’Epifania si caratterizzerà per il via alla corsa ai saldi. La febbre dello shopping proseguirà per due, tre mesi, circa. Secondo alcuni sondaggi, condotti dal Codacons, quest’anno non vi sarà nessun rialzo riguardo le vendite invernali, riconfermando cosi la crisi che ultimamente attanaglia il nostro paese. «I cittadini arrivano all’avvio degli sconti di fine stagione con il portafoglio già svuotato dalle spese per le feste natalizie e di fine anno», dichiara il Presidente, «è quanto mai necessario rivedere totalmente la politica degli sconti di fine stagione, liberalizzando il settore e lasciando maggiore libertà di scelta ai commercianti», continua nella sua dichiarazione. Prevista poca merce scontata al 50%, molta presentata al 20% e al 30%, ma di più elevata qualità rispetto agli anni precedenti. Stilando una lista con i suggerimenti per evitare la truffa, l’associazione a tutela dei consumatori ci prepara ad acquistare in sicurezza. Il consiglio è quello di conservare sempre lo scontrino. Non risulta veritiera, infatti, l’informazione circa il non possibile cambio del prodotto in periodo di sconto. L acquisto, se risulta difettoso, può essere sostituito presentando lo scontrino fiscale, in caso d’impossibilità nel farlo perché il prodotto è finito, il cliente ha il diritto alla restituzione dei soldi. La sostituzione può essere fatta a distanza anche di due mesi di tempo e non di 7-8 giorni dall’acquisto, come invece dichiarano alcuni commercianti. Le vendite devono riguardare la merce della stagione che sta finendo e non merce in magazzino di anni precedenti. Questo si può evincere nei negozi che fino qualche giorno fa avevano gli scaffali semivuoti e che a data di ribasso si presentano pieni di svariata merce.

Prendersi del tempo per andare ad osservare i negozi – Avere un’idea chiara circa l’indumento, accessorio, apparecchio che c’interessa acquistare, osservarne il prezzo, in modo che, tornando durante la svendita, si possa costatare se realmente il prodotto è stato posto in saldo. Osservare l’etichetta, informarsi sulla qualità del prodotto, non sempre l’elevato prezzo precedente, posto poi a minor cifra, corrisponde ad altrettanta elevata qualità del prodotto. A tal proposito, recarsi per quanto possibile in negozi di fiducia, diffidare delle imitazioni. Cercare sempre che vi siano presenti due cartellini, uno in cui si evince il prezzo originario e nell’altro quello scontato. La merce posta in saldo dev’essere mostrata lontana dalla nuova collezione. Molti commercianti espongono nel proprio locale il divieto di provare la merce in ribasso. Questa clausola può essere abbracciata dal negoziante, senza alcuna restrizione da parte della legge, ma il Codacons consiglia di diffidare dei capi d’abbigliamento che possono essere solo visionati e toccati. Anche in periodo di detrazione si può pagare tramite carta bancomat e carta di credito senza andare incontro a costi aggiuntivi. Infine, tra i consigli maggiormente proposti, c’è quello di rivolgersi all’associazione o ai vigili urbani nell’eventualità di fregature, appoggiandosi a leggi scritte e reali in caso di richiesta di risarcimento, evitando le così dette voci di popolo o scontri con i commercianti poco corretti.

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