Salvini vuole il ritorno del servizio militare obbligatorio: “Va insegnato rispetto e ordine ai ragazzi”

Il leader della Lega propone di reintrodurre il servizio civile o il servizio militare obbligatorio per insegnare ai giovani il rispetto per il prossimo. Tanti i commenti contrari: «Non permetterei mai a mio figlio di giurare sul tricolore», «la Libertà dell’individuo di scegliere viene prima di tutto», e «non servirei mai questo Paese»

Salvini vuole il ritorno del servizio militare obbligatorio: "Va insegnato rispetto e ordine ai ragazzi"

«In Italia bisogna riportare un po’ di ordine, disciplina e rispetto, soprattutto per chi indossa una divisa». A dirlo il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, durante la manifestazione in piazza Montecitorio delle rappresentanze sindacali delle forze dell’ordine per il rinnovo del contratto di lavoro. «Se per insegnare questi valori, se per insegnare a rispettare il prossimo e a convivere con il prossimo, bisogna ipotizzare di reintrodurre il servizio civile o il servizio militare obbligatorio allora facciamolo. Reintroduciamolo. Così insegneremo a qualche ragazzo come si rispetta il prossimo», ha detto Salvini. A suo avviso «è facile comandare da un ufficio del ministero quando non sai che fanno gli uomini che comandi». Ovviamente la frecciata è per il ministro dell’Interno Angelino Alfano, a cui il segretario del Carroccio consiglia di togliersi la giacca e «uscire con una volante che magari ha 300mila chilometri e le gomme sgonfie». L’ipotesi di reintrodurre il servizio militare obbligatorio ha avuto tantissimi commenti contrari. C’è chi mette «al primo posto la Libertà dell’individuo di scegliere», chi non avrebbe mai servito volontariamente «un paese così corrotto», o genitori che hanno affermato di non permettere mai ai loro figli di giurare sul tricolore.

«Niente soldi per chi ci difende, per i clandestini sì»
Salvini ha sempre mostrato si essere particolarmente vicino alle forze dell’ordine, dal no al reato di tortura al no al reato di eccesso colposo di legittima difesa. Il 12 ottobre si è fatto immortalare in una foto insieme a dei poliziotti cinguettando poi su Twitter: «Io sto con chi ci difende». E oggi, dopo la manifestazione, promossa dal Sappe e da altri sindacati di polizia, ha scritto sul social: «In piazza con migliaia di poliziotti, carabinieri, agenti di polizia penitenziaria e vigili del fuoco: per loro i soldi non ci sono, per i clandestini sì».

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