San Gennaro, miracolo si ripete. Sepe: “Basta con il sangue, la violenza e il lutto”

Anche quest’anno il sangue di San Gennaro si è sciolto nel corso della tradizionale ricorrenza nel Duomo partenopeo. Il cardinale Sepe, durante l’omelia, ha parlato delle tragedie dei migranti e della camorra: «Che non prendano corpo indifferenza e cinismo, basta con il sangue e la violenza»

San Gennaro, miracolo si ripete. Sepe: "Basta con il sangue, la violenza e il lutto"

Ieri, al Duomo di Napoli, si è ripetuto il miracolo di San Gennaro: alle 11.22 il sangue attribuito al Patrono partenopeo si è sciolto nell’ampolla, mostrata ai fedeli dal cardinale Crescenzio Sepe. Durante l’omelia, Sepe ha voluto ricordare ai fedeli non solo la tragedia dei migranti morti in mare, ma anche la recrudescenza criminale che sta colpendo Napoli proprio nei vicoli del centro storico che circondano la cattedrale: «Proprio in questo giorno di festa lo voglio dire chiaro e forte: basta con il sangue, la violenza, il dolore e il lutto. Basta con i naufragi e le vittime innocenti che cercano solo libertà, pane e futuro. Di fronte a tutto questo bisogna abbandonare l’indifferenza e il cinismo – ha aggiunto il cardinale – dobbiamo aprire le braccia e i cuori, come San Gennaro che era un santo di strada; la Chiesa deve continuare questo cammino anche in vista del Giubileo. In questa città c’è sete di lavoro, legalità, accesso ai diritti e ai servizi sociali, ma c’è anche quella, crudele, del necessario che una città deve saper offrire ai suoi abitanti. Ed è proprio per questa sete che alcuni cercano fonti avvelenate, come la violenza, e la vita diventa arida e priva di senso. Ma delinquenza e violenza non prevarranno se la Chiesa sarà vigile insieme a tutta la popolazione». Alla cerimonia di celebrazione erano presenti in Duomo il sindaco di Napoli De Magistris, presidente della Deputazione della Real Cappella di San Gennaro, e il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha assistito per la prima volta alla cerimonia in veste di presidente della Regione.

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