Siria, raid aerei su scuole e ospedali: 50 vittime. La Turchia accusa la Russia

A muovere le accuse contro Mosca è il ministero degli Esteri turco: «Con questi crimini, la Federazione russa sta aggravando la guerra civile in Siria e accentuando la tensione nella regione. Bisogna fermare al più presto queste azioni o le conseguenze da affrontare saranno più grandi e gravi»

Siria, raid aerei su scuole e ospedali: 50 vittime. La Turchia accusa la Russia

«Un crimine di guerra secondo le leggi internazionali». È l’accusa mossa dal ministero degli Esteri turco nei confronti della Russia, dopo gli attacchi su cinque ospedali, di cui uno sostenuto da Medici senza Frontiere, e due scuole nelle province di Aleppo e di Idlib, nella Siria nord-occidentale, dove il bilancio delle vittime dei raid missilistici sarebbe di quasi cinquanta civili, tra cui diverse donne e bambini. «Con questi crimini, la Federazione russa sta aggravando la guerra civile in Siria e accentuando la tensione nella regione. Se la Federazione russa non ferma immediatamente queste azioni e attacchi che allontanano sempre più la Siria dalla pace e dalla stabilità, sarà inevitabile affrontare conseguenze più grandi e gravi», si legge in un comunicato che la diplomazia turca ha diffuso nella notte. A scagliarsi contro la Russia tantissimi attivisti, mentre c’è chi muove le accuse contro i governativi siriani. Mosca però respinge le accuse, definendole di ‘propaganda’. «Si tratta di un nuovo capitolo dell’esercizio di propaganda in corso», ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Non ci sono informazioni specifiche che possono essere presentate come prove, si tratta quindi solo di accuse», ha aggiunto.

Jet americani a colpire la clinica di Msf?
L’ambasciatore siriano in Russia, Riyad Haddad, ha invece affermato che «a colpire la clinica di Msf nella provincia siriana di Idlib sono stati jet americani, e non le forze aeree russe». Ma gli Usa smentiscono. «I raid odierni americani in Siria sono stati condotti su Raqqa e Hasakah, non nell’area degli ospedali colpiti», ha affermato il colonnello Steve Warren, portavoce delle operazioni americane contro l’Isis. Ad accusare Mosca anche il portavoce del Dipartimento di Stato, John Kirby: «Questi attacchi mettono in dubbio la volontà e la capacità della Russia di aiutare a fermare la brutalità del regime di Assad contro la sua stessa gente».

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