Sparatoria a Colorado Springs: tre morti e nove feriti, 150 persone bloccate per ore

Un uomo armato si è barricato nella sede di un consultorio per aborti nel centro della cittadina americana. Tre le vittime, un poliziotto e due civili, nove persone rimaste ferite, tra cui 5 agenti di polizia

Sparatoria a Colorado Springs: tre morti e nove feriti, 150 persone bloccate per ore

Sembrava davvero impossibile quello che i medici della clinica abortista hanno detto al 911 quando hanno dato l’allarme: «Vi prego, qui c’è un uomo che sta minacciando di uccidere tutti!» E’ questa la telefonata che ha ricevuto la polizia di Colorado Springs, a un centinaio di chilometri a sud di Denver intorno all’ora di pranzo. Una città tranquillissima del Colorado con circa 450.000 abitanti, nonostante sia la più grande città della contea di El Paso e la seconda dello stato. Ma durante il pomeriggio di ieri, intorno alle 15:00, la clinica “Planned Parenthood”, un’organizzazione di cliniche non profit che forniscono molti servizi sanitari alle donne, tra cui anche le interruzioni di gravidanze, è stato soggetto ad un atto di sequestro. Un uomo, caucasico sulla quarantina, si è barricato dentro l’edificio trattenendo con sé 150 persone fino a notte inoltrata e minacciandole con un fucile a canne mozze e kalashnikov. Il sospetto aveva portato nell’edificio alcuni borsoni, che contenevano altre armi. Era proprio deciso a fare una strage se non fosse stato dato subito l’allarme alla polizia.

Tragico il bilancio: tre morti e nove feriti
Nel giro di un’oretta, i poliziotti erano già davanti all’edificio per tentare di fare evacuare la zona, dichiarata subito non sicura. Come se fosse un altro atto terroristico minore, la polizia ha chiesto ai residenti di evitare la zona di Centennial Boulevard e di West Fillmore Street. Subito dopo hanno tentato di avvicinare l’uomo, tentando di parlargli. Ma l’aggressore ha subito aperto il fuoco, gridando dalle finestre che nell’edificio ci sono state vittime, tra cui 8 feriti. I media sono subito accorsi non appena sentita la notizia ma i poliziotti, pur di mandarli via, hanno tentato di spiegare che l’individuo era sotto controllo, e che non c’era niente di cui preoccuparsi. Ma nello stesso preciso istante, il malvivente ha aperto di nuovo il fuoco, ferendo 4 poliziotti subito soccorsi e portati in alcuni ospedali della zona. Dopo circa 8 ore di terrore e paura, la polizia ha circondato l’edificio, facendo pian piano uscire, uno alla volta, alcuni degli ostaggi. A quel punto l’uomo, ha voluto arrendersi ed è stato catturato vivo dalle forze dell’ordine che ora lo tengono sotto custodia. In stato di trance, ora l’aggressore dovrà passare sotto processo e rispondere degli omicidi e del sequestro.

La clinica è sede di un acceso dibattito contro l’aborto
La clinica dov’è avvenuto il maxi sequestro è spesso bersaglio delle critiche di movimento pro vita in quanto pratica aborti. L’aborto è l’argomento focale di accesi scontri tra politici che si dividono in due schiere: chi difende la validità del programma e chi lo addita come illegittimo, questi ultimi sono conservatori repubblicani. Negli ultimi mesi l’ala più estremista del Partito Repubblicano al Congresso ha cercato di impedire l’approvazione del bilancio degli Stati Uniti a meno che non venisse esclusa Planned Parenthood dalle organizzazioni non profit che godono di sussidi dal governo federale, alla fine il loro ostruzionismo ha costretto alle dimissioni lo speaker della Camera, John Boehner. La clinica di Colorado Springs è stata teatro di proteste nel corso degli anni e l’attuale edificio era stato trasformato in una fortezza protetta da guardie che la sorvegliavano giorno e notte. Sentinelle che non sono state sufficienti a fermare quest’uomo. Ad agosto l’ultima manifestazione davanti la clinica con centinaia di persone che hanno picchettato la struttura. E’ per questo che si pensa che l’uomo in questione potrebbe essere un fondamentalista religioso di estrema destra. Forse per una forma di protesta, per poter focalizzare l’attenzione su di sé e le sue idee, ha voluto interrompere “forzatamente” le attività del centro abortivo. Il modo sbagliato, e sicuramente ora l’ha capito, per imporre le sue idee senza rispettare le idee altrui.

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