Spot sull’attacco di uno squalo, la mamma di Fanning: “Non si scherza su queste cose” [video]

La parodia della catena di fast food KFC, che riprende l’attacco di uno squalo al surfista Mick Fanning, ha suscitato l’indignazione della mamma del campione che ha minacciato azioni legali: «Spot irrispettoso. Ci sono famiglie che in questo modo hanno perso figli. Non si scherza su queste cose»

Spot sull'attacco di uno squalo, la mamma di Fanning: "Non si scherza su queste cose"

Solo tre mesi fa il celebre surfista Mick Fanning è stato protagonista di un drammatico episodio a Jeffreys Bay, in Sudafrica, salvandosi per miracolo dall’attacco di uno squalo, andato addirittura in onda durante una prova di Coppa del Mondo. E adesso quell’episodio ha ispirato la catena di fast food KFC nella realizzazione di uno spot pubblicitario, una specie di parodia dell’accaduto. Fanning nel video, diventato subito virale sul web, attaccato inaspettatamente da un gigantesco squalo bianco, si difende con un pugno riuscendo a mettersi in salvo. Nello spot, il sosia del tre volte campione del mondo, che indossa anche la stessa muta del surfista australiano, cavalca l’onda perfetta e affronta uno squalo, sollevandolo fuori dalle acque e portandolo in giro sul palmo di una mano. La parodia, ritenuta da alcuni divertente e ironica, ma da molti di cattivo gusto, non è stata apprezzata affatto dalla mamma di Mick, che si è subito appellata alla WSL (World Surf League) minacciando un’azione legale, nel rispetto di tutte le vittime di attacchi analoghi. «Ci sono intere famiglie che soffrono per i loro cari morti o mutilati», ha tuonato la signora Osborne evidenziando coma la réclame richiami alla memoria «un evento traumatico che probabilmente nessuno vorrebbe rivivere, a cominciare da mio figlio».

La ISF ha fatto causa alla catena di fast food
«Trovo questo spot una grave mancanza di rispetto. Hanno scelto un sosia di mio figlio per inscenare quello che noi abbiamo vissuto davvero. Non si scherza su queste cose. Siamo indignati. Mick è stato fortunato ed è riuscito a salvarsi, ma ci sono famiglie che in questo modo hanno perso figli, altri hanno subito mutilazioni. Non si può assolutamente scherzare su queste disgrazie», ha aggiunto Elizabeth Osborne, mamma del campione australiano. La federazione mondiale di Surf ha fatto causa alla catena di fast food e ha chiesto alla giustizia di fare subito in modo che lo spot non sia mandato più in onda. A prendere le distanze dai colleghi sudafricani anche la filiale australiana di KFC.

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