Virus Zika dilaga in Brasile: allarme per le donne incinte e allerta per i viaggiatori italiani

Manifesti in tutti i luoghi di partenza italiani per allertare i viaggiatori sulle zone a rischio contagio. L’Oms convoca una riunione per decidere le misure cautelari. In Brasile l’epidemia peggiora, ad agosto le Olimpiadi

Virus Zika dilaga in Brasile: allarme per le donne incinte e allerta per i viaggiatori italiani

L’Italia prende precauzioni per il virus Zika. Il Ministero della Salute ha deciso di d’esporre in tutti i porti e aeroporti italiani le linee guida per i soggetti a rischio quali donne incinte o in cerca di una gravidanza, uomini e donne con gravi carenze a livello immunitario, e donatori di sangue. Per questi individui, soprattutto per le donne con pargoli o persone affette da malattie del sistema immunitario, è sconsigliato viaggiare, previa un sistema per evitare punture di zanzare portatrici del virus. Per i donatori di sangue è necessario che sospendano la donazione per 28 giorni dal ritorno dal viaggio da zone che si reputano infette per evitare rischi. Tutto questo sarà scritto nei manifesti affissi in ogni luogo di partenza con il testo “Evitate le zone interessate dal contagio” riportando la lista dei Paesi che sono maggiormente coinvolti dal virus. Stati dell’America Latina come la Colombia, il Brasile, il Suriname, El Salvador, l’Honduras, il Messico, Panama e il Venezuela sono ad alto rischio d’epidemia. La lista riporterà anche altri Stati del Sud America in cui sono presenti casi sporadici, ma si consiglia ugualmente di fare attenzione ovvero le Barbados, la Bolivia, l’Ecuador, il Guadalupe, il Guatemala, Haiti, Porto Rico e il Paraguay.

Il virus dilaga, convocata assemblea Oms
L’allerta si sta spargendo in tutto il mondo, sia per via di alcuni casi, anche se isolati, in ogni continente, sia per via della distruttiva epidemia che si sta scatenando in Brasile. L’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, l’ha dichiarato un serio allarme. Proprio in questi giorni l’associazione ha dedicato una riunione speciale del Consiglio esecutivo a Ginevra, per poter elaborare al meglio la situazione e correre ai ripari attraverso misure cautelari. Il dato preoccupante è la rapida evoluzione dell’epidemia e la diffusione del virus che, come riportato dal sito “Repubblica.it”, per il momento risulta inarrestabile soprattutto per i troppi enigmi ancora da svelare sul contagio. Difatti, per quanto riguarda la trasmissione, non è ancora appurato che avvenga solo tramite alcune tipologie di zanzare: alcuni esperti sostengono che il contagio può avvenire anche per via sessuale, ma il virus passa anche nonostante il vaccino anti-dengue. In ogni caso Marco Espinal, un esperto dell’Oms, durante il meeting di Ginevra ha spiegato: «Non sappiamo ancora se il virus oltrepassi la placenta e generi o provochi la microcefalia, ma pensiamo che abbia un ruolo, e su questo non ci sono dubbi» riferendosi ai casi registrati proprio durante l’ultimo anno nella repubblica federale brasiliana ed invitando le donne incinte a non recarsi sul posto in vista delle Olimpiadi.

L’epidemia si aggrava in Brasile, ad agosto le Olimpiadi
Nell’ultimo periodo, le donne gravide infettate nello stato brasiliano, hanno dato alla luce oltre 135 bambini di cui la metà con casi di microcefalia. La nascita dei bambini con la testa più piccola rispetto al normale è una delle cause del contagio della malattia in gravidanza. Gli infanti ora risultano avere gravi problemi alla vista e all’udito e sono sotto esame in un centro di riabilitazione a Recife. Secondo l’oftamologa Camilla Ventura, come riportato da Repubblica, i bambini hanno vista limitata per via dei nervi ottici e retina deformata dalla malformazione. Inoltre la dottoressa ha spiegato: «I loro occhi sono segnati a vita e fra il 40%-50% di loro ha gravi difetti alla vista». Una situazione che, a cavallo dei Giochi Olimpici, ha destato un certo panico per tutti coloro che arriveranno a Rio de Janeiro dal 5 al 21 agosto. Ciò nonostante il sindaco di Rio Eduardo da Costa Paes spiega: «Non credo che il virus Zika sia un problema per le Olimpiadi. Il mese dei Giochi, agosto, è un mese dove non si registra una proliferazione delle zanzare. Possiamo stare tranquilli. E’ un problema nostro, un problema del Brasile, di Rio, una sfida che dobbiamo vincere. La stiamo combattendo da anni, senza successo. Per essere onesti, l’ultimo dei miei pensieri riguarda Zika o il virus dengue alle Olimpiadi». Tuttavia anche la presidentessa del Brasile, Dilma Rousseff, ha disapprovato apertamente le dichiarazioni del ministro della Sanità secondo cui lo Stato stia perdendo di netto la lotta contro il virus, ma si è rivolta a tutta la popolazione brasiliana per combattere l’infezione dall’interno, invitando anche i sindacati a dare un contributo per eliminare le zanzare che diffondono la malattia. Il Brasile ora, oltre ai problemi economici interni che hanno messo lo Stato in una terribile condizione di povertà, si ritrova davanti anche questo ennesimo problema.

Impostazioni privacy