Yara Gambirasio, Bossetti: “Il Dna ritrovato è strampalato, tirate fuori le vere prove”

Massimo Bossetti ancora sotto interrogatorio nel corso del processo a suo carico per l’omicidio di Yara Gambirasio, al tribunale di Bergamo. Bossetti, nel corso delle domande, ha dichiarato non solo di non essere in grado di compiere ricerche con il pc, ma anche che il dna trovato sugli abiti della tredicenne è troppo strampalato per essere il suo

Yara Gambirasio, Bossetti: "Il Dna ritrovato è strampalato, tirate fuori le vere prove"

Continuano le domande dirette a Massimo Bossetti da parte del pm nel corso del processo per l’omicidio di Yara Gambirasio, presso il tribunale di Bergamo; Bossetti ha continuato a sostenere di non aver mai compiuto ricerche pedopornografiche sul pc e che il dna rinvenuto sugli abiti della tredicenne di Brembate è troppo strampalato per poter essere considerato suo. Per il resto, ha risposto con molti “non ricordo” alle domande del pm Letizia Ruggeri. Oltretutto, i periti informatici hanno rinvenuto una ricerca giudicata importante nella cronologia del pc di Bossetti relativa al 29 maggio 2014, ossia pochi giorni prima dell’arresto del carpentiere. Quel giorno, è stato ricordato in aula, Bossetti effettuò alcune ricerche a contenuto pedopornografico, digitando “ragazzine con vagine rasate” su Google.

Le ricerche online di immagini di ragazzine
Le ricerche, inoltre, sono state compiute proprio nella settimana in cui Bossetti si era dato malato al cantiere e proprio nei minuti in cui il suo cellulare agganciava una cella telefonica compatibile con quella di casa sua. Ma Bossetti avrebbe spiegato di non avere ricordi precisi di quei giorni se non di aver compiuto alcuni lavoretti all’insaputa del suo capo, il che svelerebbe come in realtà fosse fuori casa. Inoltre, ha ribadito di non fatto alcuna ricerca pedopornografica online e addirittura di non saper neppure compiere alcuna ricerca sul pc: «Putroppo non ne sono capace. Lo so che non mi crede – rivolto al pm – ma non so fare nulla al pc senza l’aiuto di mia moglie. Uso Google solo quando lo usa anche lei, ma quelle ricerche non sono nè mie nè sue». Ha ammesso a ogni modo di aver visto alcuni video porno su Internet, ma insieme alla moglie e con i bambini messi a letto.

Dna “strampalato”
Ma il secondo interrogatorio di Bossetti si è aperto parlando del Dna; per la prima volta, infatti, il carpentiere ha messo in dubbio che le tracce biologiche rinvenute sul corpo di Yara possano appartenere a lui ed ha anche attaccato gli inquirenti. «Non siete nemmeno riusciti a capire a quale fluido biologico corrisponda quel dna. E’ strampalato e per giunta per metà non mi corrisponde neppure; da quando sono stato arrestato, mi sono sempre chiesto come sono finito dentro a questo caso, dato che non ho fatto niente e voi lo sapete. Fuori le vere prove!».

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