Yara Gambirasio, legale di Bossetti: “Nella sentenza ci sono dei buchi incredibili”

Il legale di Massimo Bossetti: «Non trovo risposte, nella sentenza, a tutti i dubbi che la difesa ha sollevato. Mi aspettavo molto di più. Addirittura sul movente la corte è andata oltre quanto detto dal pubblico ministero. È stato ipotizzato un movente per avance respinte. Nel processo tutto questo non c’è stato»

Yara Gambirasio, legale di Bossetti: "Nella sentenza ci sono dei buchi incredibili"

Claudio Salvagni, avvocato di Massimo Bossetti, ha commentato ai microfoni di Radio Cusano Campus le motivazioni della sentenza che ha condannato l’imputato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio. «Sto rileggendo per la seconda volta le motivazioni, cercando di coglierne ogni aspetto. Queste motivazioni le reputo totalmente appiattite sulle tesi delle accuse». «Non trovo risposte, nella sentenza, a tutti i dubbi che la difesa ha sollevato. Mi aspettavo molto di più. Addirittura sul movente la corte è andata oltre quanto detto dal pubblico ministero. È stato ipotizzato un movente per avance respinte. Nel processo tutto questo non c’è stato: è un vero e proprio film che si è fatto la Corte». Quando sarebbero avvenute queste avance? «Nel momento in cui è stata fatta salire sul furgone. Mi sembra che non sia stato chiarito se la ragazza sia salita con l’inganno, contro voglia o con la forza. Ci sono dei buchi in questa sentenza incredibile. Se si vuole fare un film tutto è possibile». Si è descritto l’imputato come una persona cattiva e feroce: «Bossetti stesso ha detto che questo assassino non merita alcun tipo di sconto, perché è un brutto omicidio. Il problema è che noi riteniamo che no sia Bossetti il responsabile. Parlare della personalità di Bossetti ed accostarla all’efferatezza dell’omicidio è altamente stridente. Come emerso nel processo, Bossetti è una persona tranquilla, mite. Non è stato trovato nulla al di sopra delle righe nella vita di questo uomo. Secondo la sentenza sarebbe impazzito da un momento all’altro, uccidendo una ragazzina di 13 anni. Anche l’eventuale interesse nei confronti del sesso con i giovani non ha alcun riscontro nelle carte processuali. Una persona che, sostanzialmente, si sveglia a 40 anni e diventa pedofilo. La criminologia ci insegna che è un qualcosa di assolutamente improbabile».

Legale di Bossetti sul DNA
«Un elemento che viene portato contro Bossetti è che non abbia fornito un alibi, come se una persona potesse ricordarsi quanto fatto quattro anni prima. Oltre al DNA, che è vista come la prova regina, ci sono solo alcuni indizi. Le immagini del furgone non sono praticamente servite a nulla. L’altro elemento indiziante sono le fibre e le sfere. Non ci sono altri elementi a carico del Bossetti. Si è fatto, insomma, un atto di fede nei confronti del DNA che, ripeto, ha oggettivamente tantissimi profili di errore, come emerso in dibattimento. Bossetti ha chiesto, supplicato a gran voce un nuovo esame del DNA perché lì dentro c’è un errore. Mi domando, quale colpevole chiederebbe una cosa del genere. Inoltre, quale sistema giuridico moderna impedisce di accettare in contraddittorio questa prova? Bossetti non ha mai partecipato ad un’indagine scientifica insieme ai suoi consulenti. Ha dovuto recepire come un atto di fede quello ch ci hanno detto i Ris e questo per noi è inaccettabile».

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