Aggressioni con l’acido: pm chiede 20 anni per Martina Levato, 14 per Magnani

La richiesta è stata avanzata nel corso del processo contro la Levato e il suo presunto complice Andrea Magnani; la Levato, che ieri durante l’udienza è anche scoppiata in lacrime, è già stata condannata a 14 anni, assieme al suo ex amante Alexander Boettcher, per lo sfregio con l’acido ai danni di Pietro Barbini

Aggressioni con l'acido: pm chiede 20 anni per Martina Levato, 14 per Magnani

Il pubblico ministero del tribunale di Milano, Marcello Musso, ha chiesto la condanna a 20 anni per Martina Levato e 14 per il presunto complice Andrea Magnani, bancario; i due sono sotto processo per alcune aggressioni con l’acido, mentre l’ex bocconiana è stata già condannata a 14 anni per aver sfregiato in viso, sempre con l’acido, lo studente Pietro Barbini assieme all’altro complice, l’ex amante Alexander Boettcher, padre di suo figlio. Ieri mattina in aula, da quello che si è saputo, la giovane ex studentessa è scoppiata in lacrime quando gli avvocati di Stefano Savi, da lei sfigurato il 2 novembre 2014, le hanno chiesto spiegazioni riguardo un contenitore di soda caustica sequestrato lo scorso 15 gennaio nella casa dei suoi genitori a Bollate, dove abitava anche lei fino all’arresto: «Per quanto ne so, non era soda caustica ma potassio – ha dichiarato la ragazza – era stato dato ai miei genitori da un amico farmacista di mio padre, serviva solo per conservare le olive. La casa dei miei genitori non era la “base dell’acido”, i miei devono restare fuori da questa storia!».

La Levato ha proclamato la sua innocenza e cercato di scagionare l’ex amante – Quando poi i legali delle vittime, parti civili al processo, le hanno posto altre domande, la Levato ha detto di non c’entrare nulla con l’agguato subito da Savi; l’accusa sostiene invece che il giovane fu scambiato per un’altra persona, Giuliano Carparelli, il quale aveva avuto un’avventura fugace con Martina e che poi riuscì a scampare a un’altra aggressione, tesagli dai due amanti dell’acido il 15 novembre 2014, proteggendosi con l’ombrello. Infine, la ragazza ha tentato ancora una volta di scagionare Boettcher puntando il dito contro Magnani: «Mi aveva anche proposto di usare le armi, in particolare una pistola».

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