Secondo l’Associated Press sarebbero circa 400 i combattenti addestrati dall’Isis per colpire in Europa autonomamente. Si tratta di musulmani e convertiti all’Islam provenienti da ogni parte d’Europa, pronti a scegliere da soli i luoghi, i tempi e i metodi di attacco: si troverebbero già tra Germania, Gran Bretagna, Italia, Danimarca e Svezia
L’Isis avrebbe addestrato e spedito in Europa un esercito di 400 combattenti pronti a sferrare attacchi in autonomia. Lo riporta l’Associated Press che cita fonti di sicurezza europee e irachene e parla di cellule interconnesse come quelle che hanno seminato il terrore a Parigi e a Bruxelles, dove il 22 marzo hanno perso la vita 34 innocenti. Secondo l’Ap questi combattenti, guidati da persone di lingua francese, con legami con il Nord Africa, la Francia e il Belgio, sarebbero musulmani e convertiti all’Islam, provenienti da ogni parte d’Europa, hanno l’ordine di scegliere i luoghi, i tempi e i metodi di attacco, e si troverebbero già tra Germania, Gran Bretagna, Italia, Danimarca e Svezia. Pare inoltre che un nuovo gruppo sia entrato nel Continente dalla Turchia. Intanto i controlli e la sicurezza in tutti gli aeroporti europei sono stati rafforzati con una serie di misure concrete. Molto stretti quelli alla frontiera con il Belgio, dove sono stati impiegati anche cani anti-esplosivo per le operazioni di verifica dei veicoli più sospetti. Massima attenzione in Italia, dove nei luoghi affollati sono già stati impiegati 600-800 militari in più per vigilare gli obiettivi più sensibili. L’intelligence italiana ha riferito che non ci sarebbero nel nostro Paese cellule terroristiche attive, ma l’allarme dei servizi segreti iracheni fa pensare ben altro: alcuni elementi della cellula che ha compiuto gli attacchi di Parigi sarebbero sparsi in una mezza dozzina di Paesi europei, tra i quali l’Italia.
370 attacchi agli aeroporti europei
Dopo gli attentati terroristici a Bruxelles l’Europa ripiomba di nuovo nella paura, perché il rischio attentati non è più una novità: nella storia recente sono stati 370 gli attacchi agli aeroporti europei, e i Paesi più colpiti la Francia, l’Italia e la Spagna. Sono oltre 2000 le vittime tra morti e feriti, e 435 miliardi di euro la spesa per la difesa e la sicurezza dei cittadini dei 28 dell’Ue, pari al 3,1% del Pil dell’area.
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