Auguri Pelè: il re del calcio ha festeggiato i 75 anni. Tutti i suoi record

Il 23 ottobre ha spento 75 candeline il mitico Pelè, al secolo Edson Arantes do Nascimento, il re del calcio mondiale soprannominato in patria “O Rei” per i suoi record calcistici e privati. Ripercorriamo una smagliante carriera

Auguri Pelè: il re del calcio ha festeggiato i 75 anni. Tutti i suoi record

Il 23 ottobre è stato il compleanno del grande Pelè, il campione assoluto del calcio, del quale è stato la perfetta personificazione nel secolo scorso; milioni di persone, in tutto il Brasile, hanno voluto festeggiare adeguatamente uno dei più importanti simboli carioca e a loro si sono uniti altrettanti individui in tutto il mondo, appassionati di calcio e non. All’anagrafe è Edson Arantes do Nascimento, nato a Tres Coracoes il 23 ottobre 1940: con il traguardo dei 75 anni, Pelè può guardare ancora più tranquillamente la sua vita fatta di record calcistici (unico calciatore al mondo ad aver vinto tre mondiali e 1279 gol segnati in carriera) e non solo. Considerato dal Cio come il calciatore del secolo, per i brasiliani è l’emblema dell’immortalità destinato a sopravvivere a sè stesso; è stato intervistato e fotografato più di qualsiasi persona al mondo, ed accolto in 88 nazioni monarchiche, in 70 Paesi a regime presidenziale, da oltre 40 capi di Stato e da tre Papi. Su di lui si rincorrono anche leggende, come quella dello Scià di Persia Palavi che lo attese tre ore in aeroporto solo per potersi scattare una foto con lui, oppure di quelle guardie di frontiera cinesi che si spostarono ad Hong Kong (quando era ancora colonia inglese) solo per poterlo vedere di persona, attirandosi le ire del regime comunista. A 20 anni fu dichiarato tesoro nazionale del Brasile e quindi non fu mai ceduto ad altre squadre, causando la delusione dell’Inter che lo aveva contattato per reclutarlo nelle sue file.

Una vita di numeri ed iperboli
Pelè è anche nominato in almeno cento canzoni, tra cui la nota “Giulio Cesare” di Antonello Venditti; su di lui si sono sprecate iperboli su iperboli. Ha continuato a guadagnare anche una volta messe le scarpette nell’armadio, chiamato a sostenere migliaia di campagne e associazioni, e la sua stessa vita senza stravizi lo ha sicuramente aiutato in questo. Con un unico rammarico: essere costantemente paragonato a Maradona, altro campione come lui, ma più complicato di lui. Ogni volta che gli viene proposto l’accostamento, risponde seraficamente di controllare quanti gol di testa e di destro ha segnato in carriera il campione argentino stella del Napoli; lui si è sempre sentito “più completo” rispetto a Dieguito, e una conferma è giunta anche dal giornalista sportivo, ed ex calciatore, Tostao che, pur ammirando profondamente Maradona, una volta ha ammesso: «Effettivamente, Pelè è davvero unico, inarrivabile». Adesso, gli resta solo da realizzare un altro importante desiderio: fare l’ultimo tedoforo alle prossime Olimpiadi del 2016 in Brasile, di cui è stato testimonial per l’assegnazione.

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