Australia, aggredisce ebreo fuori dalla Sinagoga ma la vittima lo immobilizza [video]

Gli si è scagliato contro urlando «Torna in Israele!» e «Giuralo ad Allah!», ma l’ebreo ortodosso è stato più veloce di lui e lo ha immobilizzato con una mossa da ‘wrestling’. L’uomo, in evidente stato di alterazione, è stato arrestato

Australia, aggredisce ebreo fuori dalla Sinagoga ma la vittima lo immobilizza

Non dovrebbe trattarsi di un episodio razziale, ma semplicemente del gesto di un uomo sotto l’effetto di alcool e stupefacenti, che all’uscita di una sinagoga si è scagliato contro un ebreo ortodosso. È successo venerdì a Melbourne fuori la Sinagoga Adass Israel e la scena è stata ripresa da alcuni passanti con il cellulare. Il video, che dura poco più di un minuto, sta facendo il giro del web e del mondo. Nelle immagini si vede un uomo con una t-shirt rossa, in apparente stato di alterazione, che urla qualcosa ad un (inizialmente) pacifico ebreo. «Torna in Israele!» e poi «Giuralo ad Allah!», gli avrebbe urlato contro indicando il cielo con un dito. Ma poi il confronto diventa più duro e si inizia a scaldare anche l’ebreo ortodosso. L’uomo in rosso si avvicina all’altro interlocutore, che indossa la tradizionale camicia bianca e la kippah nera, con fare minaccioso. Quest’ultimo cerca di trattenerlo ed evitare la rissa tenendolo a distanza con una mano, ma l’altro sembra proprio deciso ad attaccare briga. Non bada ai curiosi che osservano attorno a loro, e si scaglia contro l’ebreo per colpirlo. Nelle immagini del video, apparentemente, l’aggressore allunga le braccia per stringergliele intorno al collo, ma l’ebreo in versione ‘wrestler’ si dimostra più veloce di lui e lo immobilizza a terra.

La polizia: «Crimine semplice non legato all’odio razziale» – Al termine del trambusto si è scoperto che l’uomo con la t-shirt rossa era già conosciuto alle forze dell’ordine, e aveva appena tentato di rubare un motorino proprio fuori dalla Sinagoga. Così lo avrebbero accerchiato prima dell’arrivo della polizia. Il suo processo è previsto per il 19 gennaio. Intanto le autorità hanno catalogato l’episodio come crimine semplice e assolutamente non legato all’odio razziale. Lo conferma anche l’ebreo ortodosso coinvolto, che assicura che il suo aggressore si trovava in evidente stato di alterazione dovuto all’effetto di alcool o stupefacenti.

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