Australia: donna 31enne non butta la spazzatura da due anni grazie a un documentario

Erin Rhoads non butta la spazzatura da due anni. Lei ha basato tutta la sua vita improntata su uno stile ecologico. La sua iniziativa ha già richiamato l’attenzione di molti patiti ecologisti, che vedendo il suo stile di vita uno dei migliori modi di vivere

Australia: donna 31enne non butta la spazzatura da due anni grazie a un documentario

In un posto in cui il riciclaggio e l’ecologia è all’ordine del giorno, non si può non trovare qualcuno che sfrutti queste potenzialità al massimo. In Australia soprattutto il riciclaggio viene visto come qualcosa di molto importante al pari della corrente elettrica o della corrente idrica. E’ proprio in Australia, a Melbourne, per essere precisi che si è focalizzata l’attenzione dei media su un record molto particolare di una donna che basa la sua vita solo sul riciclaggio. Questa donna si chiama Erin Rhoads. Lei ha 31 anni ed è una designer d’interni. Come ha raccontato lei stessa sul suo sito web “The Rogue Ginger” e sui suoi profili social, l’idea è partita nel Giugno del 2013. Una sera d’autunno, come scrive nel suo blog, Erin si mise a guardare un documentario sul riciclaggio, per poter capire la particolare sfaccettatura e utilità de riciclo. La donna lo vide soprattutto perché molti attorno a lei, come parenti ed amici, erano già stati sensibilizzati alla questione, lei non ne vedeva ancora una ragione plausibile per unirsi alla causa. La sua vita cambiò quando vide il documentario ‘The Clean Bin Project’, lungometraggio premiato nel 2012 presentato al festival “Planet Focus” canadese, dove si proiettano film e documentari sulla natura. Il documentario racconta di una coppia canadese che per un anno intero ha cercato di non acquistare nulla di nuovo, così da non produrre alcun rifiuto. Un film che ha scosso pareri positivi fin dalla prima proiezione, scuotendo anche gli animi “insensibili” all’inquinamento e molte coscienze, tra cui quella di Erin. Quella sera capì l’impatto negativo che la plastica poteva avere sulla sua vita e su quella degli altri.

Il cambiamento di vita utilizzando il riciclaggio – Fu così che nel 2013 la designer si lanciò in un’avventura “plastic-free”. Il suo scopo è da allora escludere tutto ciò che è di plastica e che non possa essere riciclato. La sua forza di volontà e la sua creatività sono state la base che l’ha mossa nel suo difficile intento. Tuttavia, ha raggiunto il suo scopo: nel suo sito web, e sui suoi social sempre molto seguiti e costantemente aggiornati, Erin ha scritto un post in cui, con molto orgoglio ha dichiarato che in 18 mesi non ha svuotato il contenitore della spazzatura nemmeno una volta. Il bidoncino per la spazzatura fuori di casa, quello che gli spazzini passano a svuotare ogni mattina, è ancora a metà e con questo la ragazza ha stabilito un nuovo peculiare record. La sua casa però non è una sorta di discarica, è adibita ad una casa normalissima in cui sono presenti solo materiali riciclati: tavoli in legno riciclato, mensole e cassetti organizzati con i cartoni in plastica del latte, scatoloni in legno o in plastica improvvisati come cassetti per vestiti. Certo, anche lei ha la sua dose di materiali di scarto, ma sono tutti quei materiali che non si possono riciclare, rifiuti che lei definisce inevitabili. Ha disposto per certi rifiuti solo un barattolo, di quelli da cibo sott’olio che è stato riempito solo da etichette dei vestiti, le ricevute, le cannucce, quei materiali piccoli e impossibili da riutilizzare.

Sul suo sito continua a spronare i suoi fans a riciclare sempre più – Su internet, Erin oltre a rilasciare sempre molti dettagli su ciò che ricicla e come lo ricicla, Erin Rhoads, non sposata, scrive fin dai primi post: «Dopo i titoli di coda ho guardato alla mia vita e sono rimasta sconvolta dalla quantità di immondizia che producevo» ha raccontato l’australiana. Ha aggiunto: «Ho deciso modificare la mia vita, apportando molte notifiche che l’hanno stravolta. In sostanza ho iniziato a vivere come i miei bisnonni. Ho risparmiato soldi, sono dimagrita e la mia pelle è anche più bella di prima» racconta. Erin ha poi voluto rinunciare a tutti quei materiali che difficilmente possono essere riciclati e riutilizzati in altre maniere, tipo i cosmetici. Per il make-up sfrutta le proprietà delle piante e per mangiare compra solo cibo sfuso, usando solo materiali che finiscono nel compost. Per quanto riguarda il vestiario compra e utilizza solo abiti fatti di cotone e lana. Una volta smessi, l’australiana, regala quei vestiti a qualcuno meno fortunato di lei. Sul suo blog ha scritto in maiuscolo 3 semplici consigli per chiunque voglia iniziare come lei a riciclare: riduci, riutilizza e ricicla. La ragazza oltre a portare avanti il suo personale record di zero sprechi, riesce giorno dopo giorno a convincere e persuadere più persone, giovanissimi e adulti, ad investire sulla causa ecologica, con spirito d’iniziativa e creatività proprio come dovrebbe essere il riciclaggio: un modo per aiutare l’ambiente, spronando noi stessi ad essere persone migliori e riutilizzando alcuni materiali in maniera creativa.

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