Bestemmia al Capodanno Rai, l’autore dell’sms chiede scusa: “Uno sfogo personale”

L’autore dell’sms mandato in sovrimpressione durante la diretta del Capodanno Rai chiede scusa a tutti: «E’ stata una cretinata, ma che ne sapevo io che la passavano veramente in diretta quella bestemmia? È stato uno sfogo personale, ero nervoso perchè i vicini continuavano a sparare botti da incivili, spaventando il mio cane»

Bestemmia al Capodanno Rai, l’autore dell’sms chiede scusa: "Uno sfogo personale"

«Chiedo scusa a tutti quelli che si sono offesi, però non merito di essere massacrato così». A parlare è Vito Zingarelli, il 21enne di Taranto autore dell’sms con tanto di imprecazione andato in sovrimpressione durante la diretta del Capodanno Rai. Il ragazzo, maturità al liceo scientifico e chitarrista di una band, è stato intervistato dal Correre della Sera dopo il pandemonio scatenato per la sua bestemmia in diretta, che ha messo in difficoltà la Rai, che si è subito scusata per la svista dell’sms, e in particolare l’operatore che avrebbe dovuto occuparsi di controllare i messaggi prima di mandarli in onda, che adesso rischia persino il posto. Vito si è pentito e ha chiesto scusa a tutti, ma ha voluto precisare che «la cosa è diventata più grande di quanto potesse immaginare». «E’ stata una cretinata, una bravata da ultimo dell’anno, che state facendo diventare chissà che», ha dichiarato lo studente, spiegando poi che avrebbe scritto l’sms incriminato perché nervoso per i continui botti che spaventavano il suo cane. «Ma che ne sapevo io che la passavano veramente in diretta quella bestemmia?», ha detto il ragazzo. «Io sono ateo, però uso spesso una bestemmia come intercalare. Non volevo offendere Dio e non volevo fare del male a nessuno. Era uno sfogo personale», ha aggiunto per giustificarsi.

«Chiedo scusa a chi si è offeso, ma non mi massacrate» – Pare che il 21enne la sera di Capodanno fosse parecchio nervoso perché gli era saltata la serata con gli amici: «Dovevo uscire, ma i vicini continuavano a sparare botti, da incivili, e il mio cane Cico aveva una paura tremenda. Così ho deciso di restare a casa con la mia amica Ilaria», ha spiegato. Vito dà poi la colpa alla Rai: «La responsabilità non è solo mia, non è che ci volesse un genio per bloccare la parolaccia. Bastava un software». Infine un ultimo pensiero va al funzionario che rischia il posto di lavoro: «Mi dispiace se ho creato problemi a quel signore. Non pensavo minimamente di poter scatenare questo pandemonio». E ribadisce: «Chiedo scusa a tutti quelli che si sono offesi. Però non mi massacrate».

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