Biglietti aerei: con l’arrivo del 2016 le tasse aumentano fino al 30%

Mentre gli aeroporti in tutto il mondo vogliono abolire le imposte aeroportuali, l’Italia alza i prezzi del biglietto. Frances Ouseley, direttore per l’Italia di easyJet: «Una spesa non indifferente per chi viaggia in low cost»

Biglietti aerei: con l'arrivo del 2016 le tasse aumentano fino al 30%

Dai 6,5 euro a 9 per le tasse aeroportuali: l’addizionale sui diritti di imbarco dei passeggeri aumenterà di 2,5 euro per passeggero. Con l’ultimo aumento tariffario sono praticamente sette su dieci gli euro che se ne vanno in tasse per ogni biglietto venduto. E’ questo che succede dal mese di gennaio: le imposte aeroportuali, la cosiddetta “addizionale comunale sui diritti d’imbarco dei passeggeri sugli aerei” aumenta ancora. Un dettaglio che in molti considerano poco importante, ma è un dato sintomatico di una vera preoccupazione. Come ricostruisce il Corriere della Sera, per ogni 10 euro spesi per un biglietto di partenza dall’Italia, quasi 7 euro se ne vanno in tasse: imposta per gli imbarchi, contributo per i cassintegrati delle compagnie, Iva, controlli di sicurezza, tassa per i comuni dove sorge lo scalo e tante altre piccole postille che molte volte non conosce fine. Inoltre, c’è la più classica delle ciliegine sulla torta: per gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino l’aumento è di 10 euro rispetto alla norma di 9 euro. Da quando è stata introdotta, nel 2004, l’addizionale è aumentata di nove volte.

Compagnie aeree protestano
All’estero diventano sempre di più i paesi, compresi nazioni europee, che studiano la possibilità di togliere le tasse aeroportuali, come la Turchia che da sempre ha come tassa aeroportuale solo l’1,4% sulla spesa totale, comprensivo di biglietto e imposte. Di certo le compagnie aeree non hanno preso bene l’ultimo aumento, anche perché è palese che molte volte ci rimettono in viaggi. «Una spesa non indifferente per chi viaggia in low cost -ha spiegato Frances Ouseley, direttore per l’Italia di easyJet – Ufficialmente abbiamo saputo della maggiorazione il 22 dicembre. Nel frattempo tante persone hanno già prenotato ma con la vecchia addizionale comunale. E l’addizionale è pure ripartita in maniera opinabile: «50 centesimi vanno ai servizi antincendio nella struttura, il resto va ad alimentare il fondo speciale del trasporto aereo per i cassintegrati di altri vettori». Intervistando anche il presidente Carlo Rienzi, ha detto: «Si tratta di un balzello inutile e dannoso, che comporta aggravi di spesa in un settore delicato come quello del turismo. I viaggiatori che partono da Fiumicino e Ciampino appaiono poi discriminati rispetto agli altri passeggeri, dovendosi sobbarcare 1 euro in più di spesa. Per tale motivo il Codacons sta valutando le azioni legali da intraprendere contro l’incremento dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco».

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