Bollette e tariffe 2015: in calo luce, gas e Tari ma aumenta l’acqua e altri servizi. Scopri quali

Per la prima volta in venti anni scendono le tariffe pubbliche per quanto riguarda luce, gas e Tari, anche se a livello europeo l’Italia si becca il secondo posto per queste stesse tariffe. Ma se da una parte le famiglie si sentono risollevate, dall’altra si vedono aumentare i costi di altre tariffe quali servizi telefonici, pedaggi autostradali, servizi postali e acqua potabile

Bollette e tariffe 2015: in calo luce, gas e Tari ma aumenta l'acqua e altri servizi. Scopri quali

Buone notizie (ma neanche troppo) per quanto riguarda le tariffe pubbliche. Per la prima volta da vent’anni a questa parte, infatti, cominciano a scendere. Lo evidenziano i rilevamenti della Cgia di Mestre, secondo cui finalmente quest’anno scendono le uscite per alcune voci tariffarie, anche se purtroppo non tutte, mentre invece continuano a salire costi telefonici, pedaggi autostradali, acqua e servizi postali. Il calo, rispetto al 2014, interessa la tariffa del gas (scesa del 3,7%), della Tari (del 3,3%), dell’energia elettrica (dell’1,3%) e infine dei trasporti ferroviari che è scesa dello 0,5%. Ma se da una parte inizia ad esserci un calo per le tariffe che maggiormente pesano sui bilanci delle famiglie italiane, dall’altra i conti ritornano ad aumentare per i servizi telefonici dello 0,4%, i pedaggi autostradali dell’1,1%, i taxi dell’1,2%, i trasporti urbani del 2,9%, i servizi postali del 5,6% e l’acqua potabile del 9,3%. Ad annunciare un così significativo calo delle tariffe pubbliche è Paolo Zabeo, coordinatore dell’ufficio studi della Cgia di Mestre: «Da vent’anni a questa parte mai come nel 2015 si è verificato un calo così significativo nel numero delle voci tariffarie prese in esame da questo studio». «Le ragioni di questo trend, a nostro avviso, sono riconducibili alla riduzione dei prezzi dei prodotti petroliferi avvenuti nell’ultimo anno e alla dinamica dell’inflazione, che per il 2015 dovrebbe risultare prossima allo zero per cento», ha aggiunto. Paolo Zabeo ha ricordato anche che va fatto un ragionamento a parte per la contrazione registrata dalla Tari, una tassa introdotta per la prima volta nel 2014 e che ha fatto toccare alle famiglie italiane un picco massimo di aumento per i costi della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, circa il 10,7% in più, costi mai registrati negli ultimi dieci anni.

A livello europeo l’Italia al secondo posto per i costi più alti di luce e gas – Un piccolo respiro di sollievo per le famiglie italiane dunque, se solo non si pensasse che le tariffe di luce e gas applicate nel nostro Paese sono tra le più alte di tutti quelli dell’Ue. A presentare un costo più elevato del nostro per quanto riguarda l’energia elettrica è la Germania con 295,1 euro ogni mille Kw/h rispetto alla nostra media, pari a 245 euro. Mentre la media dell’Eurozona, riferita in base alla classe media di consumi domestici annui compresi tra 2.500 e 5mila Kw/h, tasse incluse, si aggira sui 218 euro. E l’Italia si piazza al secondo posto anche nel caso dei pagamenti per il gas. Prima di noi solo il Portogallo con 97 euro ogni mille Kw/h contro i 76,6 euro in media dell’Italia. La media di tutti gli altri Paesi europei ammonta invece sui 70,8 euro.

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