Bologna: riuscito trapianto di cuore su bimbo di 2 anni, era in attesa da 8 mesi

Ethan ha atteso un cuore nuovo, aspettando in una stanza del Sant’Orsola di Bologna per 8 mesi, collegato ad un cuore artificiale. L’intervento è avvenuto nei giorni scorsi ed è durato 8 ore, i medici sono soddisfatti del risultato. Il chirurgo ringrazia i genitori del donatore e il team ospedaliero

Bologna: riuscito trapianto di cuore su bimbo di 2 anni, era in attesa da 8 mesi

E’ avvenuto al Sant’Orsola di Bologna l’intervento durato 8 ore per trapiantare un cuore nuovo ad Ethan, di appena due anni e mezzo. L’attesa per il cuore è durata 8 mesi, e Ethan, assieme alla sua famiglia, ha atteso ogni giorno nella propria stanza dell’ospedale bolognese che arrivasse un donatore. Il piccolo era ammalato dai primi dello scorso agosto, quando una febbre alta si rivelò essere qualcosa di più. Dopo le visite mediche all’ospedale Maggiore di Bologna, fu detto ai genitori di Ethan, originari di Castelfranco Emilia, che al bambino serviva un cuore nuovo. Così, i due tutori, sono passati al Sant’Orsola, dove sono rimasti in attesa del trapianto mentre il piccolo era costantemente legato al cuore artificiale, il Berlin Heart, un organo meccanico alimentato a batterie che aiutava il ventricolo sinistro a pompare il sangue. Dopo l’intervento della settimana scorsa, Ethan ha passato cinque giorni in terapia intensiva, dopo è passato in terapia semintensiva per due giorni. La mamma ha raccontato a “Il Resto del Carlino”: «A me è quasi mancato il respiro quando i medici hanno detto che stava per arrivare il cuore per mio figlio. E dopo è stato un susseguirsi di fatti: lo hanno portato in sala operatoria verso l’una di notte e le prime buone notizie le ho avute alle 8 del mattino, poi alle 10 il trasferimento in terapia intensiva. Era andato tutto bene».

«Chirurgia complessa»
Il cardiologo pediatrico Luca Ragni, che segue il caso del bambino dopo l’operazione, ha spiegato: «La prossima settimana sarà sottoposto a una serie di esami intanto ha già ripreso anche a mangiare». Il trapianto su Ethan, che compirà 3 anni a luglio, è stato eseguito dal professor Gaetano Gargiulo, direttore del reparto di Cardiochirurgia pediatrica del Sant’Orsola, e dal medico Emanuela Angeli. La dottoressa ha spiegato come sia andato tutto per il meglio: «Non ci sono stati problemi e l’intervento si è protratto per otto ore come è normale nei bambini che sono stati collegati al Berlin Heart. Si tratta, infatti, di una chirurgia complessa». Il cardiochirurgo Gargiulo ha ringraziato tutti coloro che hanno permesso l’intervento: «Non avremmo questi risultati se non ci fossero genitori generosi, pronti alle donazioni», difatti il cuore che ora batte nel piccolo Ethan apparteneva ad un bambino originario delle Marche, morto per una caduta. Poi continua: «Il nostro ringraziamento va a loro e agli operatori del Centro nazionale trapianti. Inoltre, tenere per otto mesi un bambino collegato al cuore artificiale vuol dire anche controllare 24 ore su 24, da parte di medici e infermieri i parametri del macchinario. Ora dobbiamo pensare agli altri bambini in attesa di trapianto e quattro sono già ricoverati nel nostro reparto». Per fortuna il cuore artificiale va sempre più affinandosi, tant’è che sono in via sperimentale i modelli in grado di sostituire interamente l’organo.

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