Borse di studio: nuovi limiti universitari per Isee e Ispe, studenti: “Chiediamo altro”

Sono stati resi noti i nuovi limiti di Isee e Ispe: 23mila e 50mila euro. Il ministro dell’Istruzione Giannini ha spiegato: «E’ un tema importante». Il portavoce Link spiega: «Grande vittoria, ma chiediamo ancora l’abolizione dell’Ispe»

Borse di studio: nuovi limiti universitari per Isee e Ispe, studenti: "Chiediamo altro"

Nuovo decreto che fissa le soglie Isee e Ispe, entrambi indicatori della situazione patrimoniale per l’accesso alle borse di studio. I primi calcoli fanno esultare molti studenti: il nuovo decreto permetterà a più scolari universitari di ricevere borse di studio. La conferma del nuovo decreto è stata data dalla Ministra dell’Istruzione Stefania Giannini che dopo l’assemblea generale della Crui di giovedì scorso, come cita il “Corriere della Sera”, ha confermato: «Sono state rivisitate le soglie Isee e Ispe nel decreto firmato giovedì sera. Le nuove soglie sono rispettivamente 23mila e 50mila euro». E’ anche lo stesso Ministro che ha ammesso la vera svolta e il tanto atteso recupero di borse studentesche: «Con le nuove soglie si recupererà quasi tutto il calo di borse di studio, che si attestava al 21%. Secondo le nostre previsioni si arriverà a un recupero del 20%, quindi quasi tutto». D’altronde, i termini di legge per l’emanazione del decreto, erano già terminati il 28 febbraio. Finalmente, dopo tutte le proteste degli universitari che già nei mesi passati avevano organizzato manifestazioni e cortei nelle piazze delle grandi città per chiedere al Governo di rimediare a norme che sebbene evitassero evasioni fiscali toglievano le speranze a molti studenti di laurearsi, ora gli universitari manifestano la loro soddisfazione.

Nuove possibilità per studenti
Ministro Giannini ha fatto intendere l’importanza del tema universitario: «La rivisitazione delle soglie Isee e Ispe è un tema caldo e importante. Sono d’accordo con quella parte degli studenti che costruttivamente dice che c’è stata una penalizzazione forte nell’applicazione di certi parametri Ispe: li abbiamo rivisitati venendo incontro alle loro richieste e facendo con il ministero del Lavoro la valutazione di quanto si recupera e di quanto si rimanga in un quadro di equità e di diagnosi di evasione fiscale». Dalla parte degli studenti, che hanno accolto la novità come un grande traguardo, ha parlato il portavoce di Link (Coordinamento Universitario) Alberto Campailla, che ha spiegato: «È un importante vittoria degli studenti che quest’anno si sono mobilitati in tutti gli atenei d’Italia. Il decreto è arrivato in ritardo ma questa volta ha accolto le istanze degli studenti esclusi, che l’anno prossimo potranno nuovamente rientrare al di sotto delle soglie previste per accedere alla borsa di studio. Il ritardo però lo abbiamo pagato caro molti studenti quest’anno hanno avuto serie difficoltà».

Tuttavia gli studenti, chiedono ancora molto
«Chiedevamo l’abolizione dell’Ispe, parametro superfluo poiché già ricompreso nel calcolo Isee. In secondo luogo, vogliamo la copertura totale degli idonei con un fondo statale adeguato al fabbisogno, altrimenti questi sforzi saranno vani. Un aumento delle soglie non ci basta il sistema del diritto allo studio in Italia è ad oggi residuale, solo il 10% degli studenti è esente dalle tasse e solo l’8% ottiene una borsa di studio contro il 19% della Spagna e il 27% della Francia. Per questo facciamo parte del comitato promotore di una nuova legge di iniziativa popolare per il diritto allo studio, un percorso ampio e aperto che vuole riportare questo tema al centro del dibattito pubblico del nostro paese».

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